Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Nino Novacco - Francesco Compagna legge « 853 »; c'è il problerna di avviare in concreto i « progetti speciali », che rappres~ntano il momento di passaggio tra la fase dell'intervento straordinario e la fase dell'intervento nazionale nel quadro della programmazione. Si tratta di adenipimenti amministrativi o legislativi che a-vzdrebbero considerati in via prioritaria. Se, al contrario dovessero prevalere in termini esclusivi le preoccupazioni per la situazione degli occupati esistenti e delle imprese esistenti, ancora prevalentemente localizzate al Nord, ciò vorrebbe dire che la classe dirigente italiana ha deciso di voltare pagina, chiudendo il capitolo dell'impegno per l'unificazione economica del Paese, e sacrificando forse per decenni il destino di 20 milioni di meridionali. Ma le conseguenze cli una tale scelta - perché di questo si tratterebbe - sarebbero drammatiche, non solo economicamente e socialmente, ma certo anche politicamente. NINO NOVACCO Politica meridionaliste e "azioni,, settoriali di Francesco Compagna (da ".14 ore ,, ) Caro direttore, le preoccupazioni manifestate da Nino Novacco, nella sua lettera aperta a « 24 ore », mi sembrano quanto mai fondate; e tali da richiedere effettivamente una impegnativa riflessione sulla necessità e sul modo di evitare che, per far fronte alla crisi industriale nel Nord, sia irrhnediabilmente co1npromessa la politica di industrializzazione del Sud. Se così fosse, infatti, non solo il Sud sarebbe, come suol dirsi, emarginato, ma, soprattutto, l'esportazione della questione meridionale al Nord diventerebbe ancora più vistosa e più dolorosa di quanto già non lo sia stata; e quindi riusciremmo solo contingentemente a far fronte nel Nord a talune conseguenze della crisi industriale. All'origine di questa, infatti, c'è proprio l'esportazione al Nord della questione 1neridionale, se è vero che le tensioni sociali del 1969 e la conflittualità che si è protratta e si protrae, proiettando un'ombra minacciosa sulla orniai imminente stagione dei rinnovi contrattuali, sono ~nche e soprattutto la cons'eguenza di una patologia dell'urbanesinio, provocata e aggravata dalle 1nigrazioni interne; e se è vero che non sono risolvibili i problemi della casa, della scuola, degli ospedali, dei trasporti nelle aree 1netropolitane del Nord, nei distretti tradizionali dell'industrializzazione italiana, se non si 46

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