Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Roberto Berardi parlare della secondaria superiore) è tentativo tardivo. I tre anni della scuola materna e i cinque anni della scuola elementare non passano invano. Aver frequentato fra i 3 e. gli 11 anni una scuola mediocre o cattiva, o il non averla frequentata affatto - come è il caso della scuola materna per moltissimi bambini - può essere fatale. Lo sanno i professori che ricevono in 1 a media i ragazzi undicenni. E ben sanno i maestri quale differenza ci sia, nella 1a classe elementare, anche a parità di ambiente famigliare, tra bambini che hanno frequentato per tre anni una scuola materna (una « vera » scuola materna, non un semplice parcheggio d'infanzia) e bambini che non l'hanno frequentata mai. La discriminazione scolastica comincia qui. Perciò potremmo concludere - forse un poco semplificando, ma senza distorcere la realtà - che la battaglia per il riscatto scolastico del sottoproletariato (che negli anni settanta è divenuto prevalentemente meridionale) la si vince innanzi tutto sul terreno della scuola materna, dando a tutti i bambini italiani la possibilità di frequentarla tra i 3 e i 6 anni. Ed è una battaglia che dev'essere combattuta e vinta in tutte le regioni italiane ma, in primo luogo, proprio nel Sud. ROBERTO BERARDI P.S. Questo articolo era già stato scritto quando si è diffusa la notizia dell'agghiacciante episodio di Torino, dove un ragazzo del Sud si è impiccato per essere fallito nell'inserimento scolastico. Il dramma di Ciriaco. Saldutti è la dimostrazione atroce di quanto sia urgente affrontare il problema trattato dal nostro collaboratore (n.d.r.). 24

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