Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Vittorio Barbati rato, sopratutto se si considera che il personale della Difesa non percepisce certo retribuzioni favolose; tutt'altro. Bisogna aggiungere, come si è già fatto notare, che su tali _oneri ·incidono anche, per oltre 286 miliardi (Difesa nazionale + Carabinieri), le spese per il personale in quiescenza. Questo, in verità, è un discorso che non riguarda solo la Difesa: gli oneri per il personale in quiescenza - che rappresentano un « dovere » sacrosanto dello Stato, ma certo non contribuiscono all'assolvimento diretto dei suoi compiti istituzionali - falsano gli stati di previsione di tutti i dicasteri. Non sarebbe inopportuno, per chiarezza non solo contabile ma anche politica ed amministrativa; riunire tali oneri, pur mettendo in evidenza le loro origini, in un unico aggregato. I cittadini e lo stesso Parla1nento potrebbero così trarre dal bilancio dello Stato indicazioni più precise su quanto si spende, o si prevede di spendere, per il funzionamento dell'apparato e per il conseguimento dei fini che gli vengono attribuiti. Tornando al nocciolo del discorso, è il caso di notare che, detratti gli oneri per il personale ed altri oneri minori fondamentalmente estranei al funzionamento dell'apparato difensivo, rimangono circa 627 miliardi (poco più del 33 %> dello stanziamento globale), con i quali occorre provvedere a tutte le esigenze tecniche delle tre Forze armate: produzione di armi e munizioni, costruzioni navali, costruzioni aeree, elettronica, infrastrutture, attrezzature tecniche, carburanti, addestramento, ecc. Ora, anche in base a notizie riportate dalla stampa specializzata 6 , si sa che tutte e tre le Forze armate sono afflitte da un pericoloso processo di invecchiamento dei mezzi e dei materiali, e che, in parecchi casi, le difficoltà di bilancio stanno influendo negativamente sull'addestramento. Quanto abbiamo detto, sia pure n1olto sommariamente, può servire a dare un'idea della situazione del nostro apparato difensivo e può anche aiutarci a formulare delle ipotesi sulle possibili soluzioni da adottare per porre rimedio a questo stato di cose. Escludendo un sostanziale aumento degli staziamenti per la difesa (va comunque notato che, rispetto alle spese complessive dello Stato, la percentuale destinata a tali stanziamenti è costantemente diminuita negli ultimi anni, passando dal 15,47% del 1966 all'll,45% 6 Approfondite analisi dei problemi della nostra difesa sono state pubblicate dalla rivista « Aviazione di linea Difesa e Spazio», in particolare nei numeri 61, 63, 64 e 65 di quest'anno. 114

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