Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

PAESI E CITTÀ Passato e presente di un comune meridionale di Michele Guerrieri San Marco in Lan1is, in provincia di Foggia, è famosa soprattutto perché fa capo a quell'ospizio, fondato intorno al 567 « per opera, sommo zelo e divozione dei Longobardi Subalpini Cistercensi » ed in merito al quale L. Giuliani, nella sua Storia delle vicende e condizioni della città di San Marco in Lamis, registra l'opinione secondo cui l'ospizio sarebbe stato eretto « là ove a capo della vaìle di Giano sorgeva un tempio a questo nume dedicato». Nel libro di M. Vicino, Nei paesi dell'Arcangelo (Trani 1913), si legge che l'ospizio venne costruito dai pellegrini longobardi verso la fine del VI secolo a cavaliere della valle La lana sopra un antico tempio pagano presso l'antico Pirgianus, sorto anch'esso in epoca romana, forse per motivi religiosi, essendo lì prossimo i'l tempio di Podalirio di cui parla Strabone. A sua volta, C. Angelillis, nel volume Un punto inesplorato nella vita del poverello: il pellegrinaggio al Gargano (Isola Liri 1928) ritiene che Francesco d'Assisi, di ritorno dal pellegrinaggio dell'Arcangelo del 1216, raggiungesse il Tavoliere di Puglia attraverso questa valle. L'ospizio, tenuto dapprima dai benedettini, fu da essi dedicato a S. Giovanni Battista e detto, per le prossime lame, in la1nis. Questa badia ebbe presto possessioni e demani feudali e, venutesi poi a costituire in quei pressi varie ed importanti borgate, i monaci benedettini, temendo di essere da quelle accerchiati in troppo angusti confini, ottennero dai bizantini la conferma del loro territorio con cinque successivi atti di concessione: il prin10 del marzo 1007 dal catapano Niceforo, il secondo del luglio 1008 dal catapano Giovanni, il terzo del gennaio 1029 dal catapano Cristoforo, il quarto del dicembre 1037 dal catapano Argiro; infine, poiché gli abitanti delle terre vicine facevano frequenti scorrerie nel· territorio badiale, chiesero ed ottennero nel novembre 1095 da Enrico il Normanno, a conferma delle precedenti possessioni, un quinto diploma nel quale, tra l'altro, furono determinati i rapporti tra la badia ed i due casali San Marco e San Giovanni che si trovavano nel territorio badiale. Nel 1211 l'ospizio fu aggregato da Clemente V alla badia cistercense 95

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