Ugo Leone bone; poi perché, come s1 è visto, la mancanza di una certa « infrastruttura industriale » non rendeva economicamente conveniente l'installazione di impianti o il trasporto di energia. E questo argomento non poteva non manifestare tutto il suo effetto in un settore, come quello elettrico, caratterizzato dalla gestione privatistica e settoriale degli impianti. Su questo argomento si sviluppò una accesa polemica contro le grandi società elettriche (Sip, Edison, Sme, Sade, Bastogi) accusate di effettuare una politica delle vendite ispirata a finalità « esosamente monopolistiche » e con una enorme disparità di prezzi praticati alle diverse classi di clienti. La soluzione prospettata, sul modello di quanto avveniva in Inghilterra e in Francia, consisteva nella nazionalizzazione delle società elettriche private. Il « dibattito » si concluse nel '62 con la istituzione dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (ENEL) con il « compito di esercitare in tutto il territorio nazionale le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione e distribuzione dell'energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta ». Si tratta di un avvenimento di notevole portata nel'la vita dell'Italia moderna essendo tale da « modificare nel vivo le strutture di cui un settore industriale eccezionale per la natura del bene prodotto, l'importanza degli investimenti tecnici e finanziari e la concentrazione di potere economico che lo caratterizza » 19 • Il petrolio Le ricerche petrolifere effettuate in Italia non sono approdate a risultati molto rassicuranti ai fini di una produzione italiana su larga scala e il petrolio italiano « è ancora poco più di una speranza malgrado i risultati positivi di numerosi sondaggi e l'avvio di alcuni positivi sfruttan1enti, specialmente in Sicilia » 20 • Il petrolio, comunque, ha una grandissima importanza nella produzione interna di energia e il consumo è in continuo aumento. Espressi in tonnellate i consumi interni di petrolio greggio sono stati nel 1969 di 79 milioni di tonnellate mentre le importazioni sono state di 102 milioni di tonnel'late. Per contro la produzione di petrolio greggio non ha mai superato i due milioni di tonnellate con una punta massima di due milioni e 669.000 tonnellate nel 1964, per cui si rende necessario un massiccio ricorso all'importazione. · In realtà, come si è già ripetutamente detto, le importazioni di combustibile estero hanno sempre avuto un ruolo determinante nel bilancio 19 B. CAIZZI, cit. 20 B. CAIZZI, cit. 88
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