Editoriale litica. Oggi più che mai. Perché, se l'instabilità politica dovesse aggravarsi dopo queste elezioni anticipate, potremmo avere altre elezioni anticipate, o, meglio, fornire alla DC una serie di giustificazioni oggettive per tentare il nuovo 18 aprile, con il recupero della destra e con la compressione delle forze intermedie. E a chi volesse obiettare che tale compressione non potrebbe danneggiare il PSI, 1na avvantaggiarlo, in quanto danneggerebbe il PSDI, si potrebbe rispondere che, a parte tutti i danni che sono già derivati a tutti dalla « guerra civile » fra i socialisti delle due sigle, il danno del PSI ci sarebbe co1nunque, e forse rilevante, perché, quando la DC è in grado di richiamare a sé elettori socialde1nocratici, il PCI è in grado di richia1nare a sé voti socialisti, come il MSI è in grado di richiamare a sé voti liberali. Dunque, attenzione. Se si volessero ripetere dopo le elezioni del '72 errori paragonabili a quelli commessi dopo le elezioni del '68, e tanto più gravi in. quanto ripetuti, a pagarne le spese sarebbero fatalmente i partiti intern1edi, dal PLI al PSI; mentre la DC potrebbe ricavare un vantaggio elettorale di tali dimensioni che ogni possibilità di condizionarla resterebbe preclusa. Ma, se la DC può far valere fin da ora questa minaccia, le possibilità di condizionarla non sono già precluse? È questione di che cosa si intende per condizionamento della DC. Noi intendia1no per condizionamento della DC, nell'attuale quadro politico, anzitutto e soprattutto un'azione di contrasto nei confronti dei pericoli e delle tentazioni che alla DC stessa derivano dalla sua anima integralista e un'azione che possa invece dar forza e spazio e respiro all'altra anima della DC, che è l'anima europea. E comunque sia, è evidente che ora, dopo il 7 maggio, disponiamo di segnalazioni che inducono a rifiettere anche le correnti più laiche della DC e che inducono alla cautela quei partiti che rappresentano le correnti storiche dell'Italia moderna e che corrono il rischio, se dovessero commettere errori di comportamento e di valutazione, di ve~ dere se non cancellata quanto meno affievolita la loro presenza e la l'oro incidenza. Di qui l'interesse che presenta oggi la proposta dei repubblicani per un governo che fronteggi la situazione di emergenza con un programma preciso di risanamento finanziario, di ripresa della produzione e degli investinienti, di avvio della programmazione (e naturalmente di rivalutf:1,- zione dei più rigorosi criteri democratici cJ,iinterpretazione della legalità repubblicana, evitando da un lato i cedin1enti del recente passato e dall'altro degenerazioni repressive del genere di quelle un cui sintomo potrebbe esser.e la recente perquisizione del « Corriere della Sera»). Se si vuole e si deve guadagnare tempo ai fini di scelte come quelle che i chia5
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