Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

La forza del dubbio storica e l'analisi politica ci hanno fatto intendere chiaramente che il sinistrismo di maniera e di comodo, se non contrastato e non condannato dalle forze politiche di tradizione democratica e di vocazione democratica, avrebbe potuto riaprire uno spazio elettorale e politico a un estremismo di segno opposto e contrario; avrebbe potuto ridare credito a quell'estrema destra che nel 1968 era del tutto screditata. Abbiamo perciò insistentemente richiamato le forze politiche di tradizione democratica e di vocazione democratica a prendere coscienza della necessità di esprimere, nei confronti del sinistrismo extra-parlamentare, quel severo giudizio di condanna che oggi esprilnono anche i comunisti; abbiamo riconosciuto fin dagli inizi nelle manifestazioni del sinistrismo extra-parlamentare quelle che Omodeo chiamava« grettezze anguste dei semplicismi fanatici». Ma quanti, fra i socialisti ed i democristiani, avendo perduto il senso delle distinzioni, hanno preso sul serio il professor Portoghesi e hanno atteso che fosse aggredito Ragionieri per ammettere che, quando era stato aggredito Trimarchi, era stata già violata la libertà d'insegnamento? Quanti, fra i democristiani e i socialisti, hanno cercato di cavalcare il sinistrismo, illudendosi di ricavarne un rafforzamento della propria capacità di pressione, come partito o come corrente di partito? Molti, troppi, con i loro lenocinii nei confronti del sinistrismo extra-parlamentare, hanno indebolito la credibilità della sinistra parlamentare e democratica. La verità è che il sinistrismo indebolisce sempre la sinistra e rafforza la destra: più spesso la destra reazionaria che non la destra conservatrice. Fin dall'inizio del maggio francese, noi abbiamo preso chiara1nente posizione contro il sinistrismo di contestazione e di interdizione. Si era concluso con la vittoria schiacciante di Pompidou, il maggio francese. Ed era una gran ventura che non si fosse concluso con la vittoria di Massu! Mitterrand e Mendès Fran~ ce, che si erano lasciati coinvolgere emotivamente dall'esplosione del sinistrismo, sono usciti distrutti dal maggio francese. Non così Brandt, il tedesco che si è inginocchiato nel ghetto di Varsavia: dalla successiva esplosione del sinistrismo a Berlino e in altre città tedesche, Brandt non si è .lasciato coinvolgere né emotivamente né opportunisticamente; e ha vinto le elezioni! Fra i principali errori di valutazione e di comportamento che in Italia hanno commesso quei socialisti e quei democristiani di sinistra che ci hanno accusato tendenziosamente di involuzione a destra, c'è dunque l'errore di non avere condannato e di non avere contrastato il sinistrismo. Eppure i socialisti, specialmente, avreb45

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