Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

La forza del dubbio del guastatore di professione. Poi è sopravvenuta la sciagurata scissione dei socialisti per consentir e la formazione della cosiddetta nuova maggioranza di De Martino e Mancini con la emarginazione di Nenni. Questa scissione socialista è stata tra l'altro incentivata, per così dire, dai comportamenti delle sinistre democristiane, sempre corrive a scavalcare i socialisti sulla sinistra, e quindi a provocare disagi, turbamenti, contrasti nelle file socialiste. E dalla scissione dei socialisti è derivata una tendenza alla divaricazione della maggioranza, e soprattutto sono derivati nuovi errori di valutazione e di comportamento specialmente nei confronti della situazione economica, il cui deterioramento si era venuto aggravando nel frattempo. Certo, a determinare prima e ad aggravare poi la crisi economica hanno concorso vari fattori concomitanti: l'esplosione nel '69, ed il prolungamento strisciante nel '70 e nel '71, di dure controversie sindacali; l'aumento dei costi derivato dai nuovi contratti collettivi; l'aumento dei tassi di interesse cui si è fatto ricorso nell'intento di frenare le fughe dei capitali nel 1969 e nei primi mesi del '70; l'aumento del fabbisogno di cassa del T soro per fare fronte alle dissestate condizioni degli enti locali e degli enti previdenziali; le difficoltà della situazione congiunturale nei maggiori paesi industriali, accompagnate dalle difficoltà delle questioni monetarie venute a maturazione sul piano internazionale. Ma a rendere inevitabile la crisi e ad aggravarne le conseguenze ha certamente concorso la sottovalutazione di ciascuno di questi fattori: da parte dei governi e dei loro consiglieri economici, da parte dei partiti poJitici e delle organizzazioni sindacali. Si è abbassata la guardia quando i fattori concomitanti della crisi sono diventati minacciosi, e perciò quando si doveva alzare la guardia. Nel 1970, quindi, gli errori di comportamento degli eletti, provocando instabilità politica ed insicurezza economica, avevano compromesso i risultati di stabilità politica e di equilibrio democratico che, grazie alla saggezza dei comportamenti degli elettori, erano stati acquisiti nel 1968. E tuttavia, chiamati alle urne nel giugno del 1970 per le elezioni regionali, gli elettori si comportarono ancora una volta molto saggiamente: i partiti della maggioranza di ceritrosinistra raccolsero infatti più voti· di quanti non ne avessero raccolti nel '68. Era una chiara indicazione: un richiamo ai partiti della n1aggioranza perché cercassero e trovassero la coesione che è necessaria per governare. Ma i due partiti socialisti per un verso e le correnti della DC_per un altro verso non seppero o non vollero 43

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