Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

DOCUMENTI La forza del dubbio di Francesco Compagna'~ Nei quattro anni che sono trascorsi dalle elezioni politiche del 1968 a queste elezioni anticipate del 1972, i partiti di tradizione democratica e di vocazione democratica hanno commesso molti e gravi errori di valutazione e di comportamento. E il primo errore è stato commesso proprio all'indomani delle elezioni del 1968: quando le elezioni, che erano state vinte, furono dichiarate perse. Le elezioni erano state vinte perché i partiti della maggioranza di centrosinistra erano stati complessivamente premiati dal consenso degli elettori; perché l'opposizione di sinistra non aveva progredito ai danni del partito socialista unificato quanto aveva sperato di poter progredire; perché l'opposizione di estrema destra risultava ridotta ad una trentina di deputati, meno di quanti non ne avesse mai eletti per le precedenti Legislature. I monarchici, i fascisti azzurri, risultavano ridotti agli ultimi spiccioli; e i fascisti neri avevano contato soltanto i voti di inguaribili nostalgici dei galloni e degli stivali. C'erano quindi, all'indomani deìle elezioni del '68, tutte le condizioni di una garantita stabilità politica e di un affidante equilibrio democratico, e c'erano tutte le premesse per portare avanti un'efficace politica di programmazione dello sviluppo economico. Ma i socialisti avevano perduto tre deputati e quindi De Martino e Tanassi dichiararono perse le elezioni che le democrazia italiana aveva vinto. Ci fu il cosiddetto disimpegno dei socialisti; e da allora la stabilità politica e l'equilibrio democratico si sono andati progressivamente logorando. Alle incertezze, incoerenze, contraddizioni dei socialisti, vanamente ammoniti dall'esperienza e dalla previdenza di Pietro Nenni, hanno fatto riscontro le incertezze, incoerenze, contra4dizioni dei democristiani che hanno consentito a Donat Cattin, manovrato e avallato da Moro, di delirare come ha delirato da quando è riuscito ad accamparsi nei governi ed a. farvi la parte * Pubblichiamo il testo registrato del discorso con il quale Francesco Compagna ha chiuso a Napoli, il 30 aprile, la campagna elettorale del PRI. 42

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