Il costo dell'equilibrio Di conseguenza, i missili interrati in silos protetti, profondi poche decine di metri, sono diventati improvvisamente vulnerabili 1 • La constatazione deve essere stata molto amara per entrambi gli antagonisti, che hanno speso parecchi miliardi di dollari o di rubli per assicurare ai loro missili una protezione la cui validità si è ridotta di colpo. Naturalmente, entrambi hanno cercato di correre ai ripari. E a questo punto la gara si è scatenata. Due ordini di soluzioni, entrambi estremamente costosi, si sono presentati ai pianificatori m.ilitari delle due superpotenze: quelli offensivi, .basati non sulla parata ma sulla possibilità di distruzione preventiva dell'apparato avversario, e quelli difensivi, fondati sia sulla ricerca di nuovi metodi di protezione passiva, sia sulla messa a punto di sistemi di difesa attiva. In realtà, queste distinzioni sono essenzialmente teoriche, perché non sempre è possibile definire con esattezza il carattere difensivo o offensivo di una determinata caratteristica di un'arma (ad esempio, per un sistema offensivo, la n10bilità presenta un carattere difensivo, perché rende più difficile la distruzione del sisten1a stesso, ed un carattere offensivo, perché con1plica i sistemi difensivi dell'avversario), o addirittura la funzione di un sisten1a in un quadro strategico globale (ad esempio, un sistema difensivo « impenetrabile », bloccando ogni possibilità di ritorsione avversaria, può rendere possibile una strategia del « primo colpo », ossia una strategia nettamente offensiva, che però al limite potrebbe avere una funzione « preventiva», e cioè difensiva, per precedere un'analoga iniziativa avversaria). Non è il caso di continuare a sottilizzare su questi problemi, che pure hanno una grande rilevanza sia sotto il profilo militare che sotto il profilo politico, perché cio, oltre ad esulare in senso stretto dal tema di questo scritto, ci porterebbe troppo oltre. Tor•· niamo invece all'argomento che ci interessa. Al fine di neutralizzare la « parata » avversaria, le due superpotenze si sono impegnate, prima di tutto, in una gara per la diversificazione dei sistemi offensivi. Hanno così fatto la loro comparsa - è venuto il momento di chiarire il significato delle sigle di cui 1 Si è calcolato che, riducendo della metà la distanza fra il bersaglio ed il punto di esplosione, ossia raddoppiando la precisione, si ha un effetto più o meno pari a quello che si ottiene moltiplicando per dieci la potenza esplosiva. È possibile in tal modo, anche con testate di potenza limitata, ottenere effetti di sovrapressione non « sopportabili » dagli attuali silos per missili americani e sovietici (sembra che tali silos siano in grado di sopp~rtare pressioni dell'ordine di 21 kg/cmq). 31
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