Vittorio Barbati doli ad evitare ogni atto capace di innescare una reazione a catena che potrebbe avere come sbocco un assurdo olocausto nucleare; sul piano economico, imponendo loro di dedicare· ai progra1nmi di ar1namento risorse enormi e crescenti, che vengono così sottratte ad altri impieghi non 1neno importanti e vitali. Questo sforzo pauroso non trova una contropartita adeguata né in campo interno né in ca1npo internazionale: in can1po interno, i più gravi problemi sociali dei due paesi non solo rimangono insoluti, ma si aggravano; in campo internazionale, molte situazioni appaiono sempre meno controllabili. Proprio la recente offensiva scatenata dai nordvietnamiti e dai vietcong contro il Vietnam del Sud si può considerare una prova di questo stato di cose. Per anni, il conflitto indocinese ha costituito un affare in perdita per gli an1ericani ed un affare vantaggioso per i russi: gli americani si sono impegnati direttamente, si sono logorati militarmente e politicamente oltre che economicamente, e sono stati costretti a sacrificare parecchi programmi, militari e non militari, sull'altare della guerra vietnamita; i russi, con uno sforzo mo] to inferiore e senza mai impegnarsi in modo diretto, sono riusciti a costringere i loro antagonisti ad accollarsi un onere non indifferente. Si dovrebbe pertanto concludere che l'offensiva nordvientamita faccia il gioco di Mosca. Ma se si tiene presente l'interesse che oggi i russi hanno a trovare dei punti di incontro e di accordo con gli americani su varie questioni vitali, senza dubbio per loro molto più vitali di quella del Vietnam, la faccenda cambia. Ed assume aspetti ancora più inquietanti. Le ultime vicende vietnamite sollevano molti interrogativi. L' offensiva del Nord Vietnam è stata scatenata con armi russe e non sarebbe stata possibile senza il sostegno russo. Tuttavia, il momento scelto per iniziarla sembra determinato molto più dagli interessi politici e militari del Nord Vietnam che da quelli dell'URSS: per i nordvietnamiti, nessun momento poteva essere più favorevole ad un'azione militare su vasta scala di quello in cui le forze terrestri americane nel Vietna1n del Sud erano ormai ridotte ad un livello_molto n1odesto, tale da non consentire loro di opporsi validamente all'offensiva ma da coinvolgerle, con tutte le conseguenze politiche e propagandistiche, in un'eventuale sconfitta; per i russi, nessun momento poteva essere meno opportuno di quello in cui cominciava a profilarsi la possibilità di un accordo con gli ameri24
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