Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

L'organizzazione del territorio in Basilicata e l'acqua con debolissime contropartite a livello industriale. Tutto ciò anche per la mancanza di una borghesia intellettuale-imprenditoriale capace di indicare le prospettive per il futuro, e per l'impreparazione della classe dirigente. A ben guardare, proprio gli ultimi due aspetti del problema, l'assenza di una classe borghese e l'impreparazione della classe dirigente, confermano quanto sia stata e sia dannosa l'emigrazione che non è solo emigrazione di braccia, ma anche di cervelli. E in questo quadro va ricordata anche la mancanza di un centro di studi scientifici e d'istituti universitari in grado di qualificare l'ambiente umano. Da qualche tempo funziona l'IBRES, ma l'attività di questo ente non è da tutti giudicata positivan1ente, anche se è l'unico istituto che conduce serie indagini economiche. La programmazione territoriale in Basilicata non è stata mai affrontata nella sua complessità. Il « Piano di sviluppo della Lucania » - approntato dalla Camera di Commercio di Potenza con l'aiuto di esperti e pubblicato nel 1965 - afferma esplicitamente che per la crescita economica e civile della Regione « non si può prescindere dal suo riassetto fisico, che rimane sempre il problen1a di fondo per la risoluzione di tutti gli altri » 5 • E in attesa del riassetto fisico che dovrà consentire l'animazione economica sull'intero territorio regionale, il Piano ipotizza uno sviluppo coerente con la realtà geologica e geografica della Regione. L'ipotesi formulata dal Piano è imperniata sui « poli di sviluppo». Nello studio conclusivo del Piano, il prof. Gaetani D'Aragona affermava infatti che « la stessa orografia della Basilicata impedisce una diffusione spaziale di investimenti nelle industrie nella Regione che non sia concentrata in alcune aree ».· Per questo motivo e per altri - quali la disponibilità « di forze di lavoro, strade, efficienti raccordi ferroviari e stradali, fonti di energia a basso costo, risor~e idriche sufficienti e, inoltre, adeguata rete di impianti di teleco1nunicazioni, fognature e servizi vari » - è stato necessario creare « delle aree idonee destinate agli insediamenti industriali, attrezzate con infrastrutture di base in modo da non disperdere e frazionare la cospicua entità di investimenti necessari » 6 • Per l'agricoltura, ovviamente, il « Piano di sviluppo della Lucania » r • s A. CALDARELLI, op. cit., pag. 31. 6 G. GAETANI D'ARAGONA, Schema di sviluppo agricolo ed extra-agricolo della Lucania 1966-1981, Bari, 1967, _pagg. 112-13. 125

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