Maria Morra che la pesca a strascico è nociva alla riproduzione e allo sviluppo della fauna marina, se esercitata durante il trimestre estivo giugno-agosto, che è quello in cui il novellame si sviluppa. Secondo la legge n. 963 che disciplina la pesca, per novellame si intendono gli esemplari allo stadio giovanile delle specie animali viventi nel mare, di lunghezza inferiore a sette centimetri. L'art. 91 del regolamento della pesca in1.pone di gettare in mare i pesci sotto misura, n1a questa misura, anche se rispettata, non pone rimedio al danno fatto, perché quando le reti si tirano a bordo, i pesci piccoli sono già morti. Se si sospendesse la pesca dal 1 ° giugno al 31 agosto, si avrebbero sicuramente i seguenti vantaggi: 1) Garanzia per la piccola pesca di trarre dal mare un equo profitto durante i mesi invernali; 2) possibilità per la pesca a strascico di realizzare da settembre a maggio più consistenti guadagni, sia per la bontà del prodotto, sia per la quantità del pescato. Ma gli aflmatori dei motopescherecci non sono d'accordo, perché in tal caso dovrebbero risolvere il problema di sistemare gli equipaggi dei motopescherecci in disarmo temporaneo. Inoltre molti tra loro hanno contratto debiti per nuove costruzioni, e temono di non potervi far fronte. D'altra parte, anche se essi osservassero disposizioni del genere, pescatori di altre zone potrebbero approfittarne a loro danno. Uo'altra esigenza è quella di eliminare, avviandoli in altre attività produttive, i così detti « occasionali » che corrono al mare, spesso sprovveduti di mezzi e soprattutto di tecnica, nei periodi di disoccupazione o di sottoccupazione. Bisogna che l'esercizio della pesca sia riservato agli uomini del mestiere; inoltre bisogna meglio qualificare i pescatori istituendo corsi di completamento professionale, in modo che essi possano acquisire quel bagaglio di nozioni tecniche oggi assolutamente indispensabili (un modello può essere rappresentato dagli istituti ad indirizzo prettamente marinaro come il « Giorgio Cirri » ). E prima di concedere prestiti o sussidi, occorrerebbe insegnare ai pescatori le nuove tecniche di pesca, l'impiego di delicati strumenti, la conoscenza, sia pure elementare, delle correnti e di tanti altri fenomeni del mare. Se il prodotto ittico abbandona i nostri mari bisogna saperlo catturare altrove e conservarlo in attesa di immetterlo sul mercato; anche questo comporta ulteriori conoscenze sulla surgelazione e la tecnica del freddo in genere. Un'altra causa di depauperamento delle nostre coste è la pesca di frodo con esplosivi. La violenta onda di pressione causata dalla deflagrazione uccide un gran numero di organismi, specialmente vertebrati. Al fine di tutelare il patrimonio ittico italiano, in diverse zone della penisola si sono sperimentati idonei strumenti, non sol'o di protezione, ma anche di ambientazione; che consentano cioè ai pesci di nidificare e 120
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