Nord e Sud - anno XIX - n. 149 - maggio 1972

Maria Morra Rispetto agli anni precedenti, va osservato che il naviglio removelico è rimasto pressoché stazionario sia per il numero ( + 0,3%) che per la stazza ( + 0,4% ); viceversa il naviglio a motore ha subìto incrementi sia nel settore dei motopescherecci ( + 5,4% nel numero, e + 321,7% per la stazza) che in quello delle motobarche (rispettivamente + 1,8% e +4,8% ). Dei compartimenti marittimi pescherecci della Campania, quello dj Napoli ha naturaln1ente l'importanza maggiore sia per il numero di unità di naviglio motorizzato ( 1508) che per quello di unità di naviglio removelico (2227). A prima vista può sembrare che il compartimento di Torre del Greco sia più attrezzato di motopescherecci (91) che non il con1partimento di Napoli (80). Tuttavia c'è da osservare che la stazza media delle unità nanoletane risulta essere di 53 t.s.l. contro le 32,5 dei moto- " pescherecci di Torre del Greco. Se si esaminano i corrispondenti dati del 1968, si nota come gli incrementi di ciascun settore rimangano costanti, eccezion fatta per la stazza lorda dei motopescherecci che si è incrementata del 20,4% nel 1968 rispetto al 1967 e del 31,7% nel 1969 rispetto al 1968, passando così in due anni da 4.947 a 8432 t.s.1. Questo dato è significativo: la pesca va orientandosi verso mari più profondi e lontani, che consentono un profitto maggiore, e assume così un carattere sempre più industriale. Per rendere possibile l'ampliamento e l'ammodernamento della flotta peschereccia e delle relative attrezzature occorrerebbe impiegare più largamente ed adeguata1nente le forme di credito peschereccio, già illustrate. I sistemi moderni di finanziamento possono consentire ai pescatori di professione di disporre, in modo rapido e conveniente, di pescherecci, motori, attrezzature di bordo ed impianti a terra per la refrigerazione, lavorazione. conservazione e distribuzione del prodotto ittico. 3) Il valore econo1nico. - Anche nel 1969 il settore della pesca ha manifestato sul piano economico una dinamica involutiva, sia in termini reali (-6,5%) che in valori monetari correnti (-5,9%). La produzione complessiva di pesci sbarcati sui litorali della Campania è risultata nel 1969 pari a 103.242 quintali, con un incremento di lievissima entità ( + 1,2%) rispetto all'anno precedente; tale lieve aumento è da ascriversi esclusivamente al litorale napoletano ( + 3.2% ), in quanto la produzione sbarcata nelle altre due province che si affacciano sul mare è stata del t~tto deficitaria, con flessioni pari al 12% nel Casertano e al 2,2 nel Salernitano. Benché la produzione regionale del tonno risulti più che raddoppiata (infatti i quantitativi sbarcati sono passati dai 1263 qJi del 1968 ai 2674 q.li del 1969), essa incide solo sullo 0,3 % del pescato totale. Di lieve 112

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