Passato e presente di un com.une n1.eridionale Arpi; un crocifisso d'argento sbalzato attribuito alla scuola di Nicola da Guardiagrele ed una pianeta con lo stemma dei Pignatelli appartenuta al papa Innocenzo XII (che fu abate di San Marco), custoditi nella chiesa collegiata. Sopravvive dalla più remota antichità un rito unico in Italia : la processione delle « fracchie » in cui si mescolano tradizione, folklore e religione. Speciale menzione merita il pregevole 1narmo tratto dalla l-ava del re, così detta perché fornì materiale per la costruzione della reggia di Caserta, a proposito del quale Alfredo Petrucci ci ricorda che « il più bello degli edifici del secolo XIII dovuti al genio dell'aquila sveva, Castel del Monte, rifulge tutto delle pietre garganiche che l'imperatore aveva appreso a conoscere nei suoi soggiorni di Castelpagano». San Marco in Lamis è città cospicua anche per l'amore agli studi ed all'arte diffuso tra i suoi concittadini, tra i quali si contano egregi scrittori come Michele De Bellis: Traduzioni poetiche (Trani 1894); Giustiniano Serrilli: Bozzetti dialettali (S. Severo 1907); Luigi Guerrieri: Gern1.ogli (Milano 1913), Parvula (1916), La canzone della guerra (Foggia 1916), Saggi e profili (Foggia 1968); Pasquale Soccio: Il n1.aestro studioso (Roma 1942), Unità e brigantaggio (Napoli 1969); Giovanni La Selva La costituzione della repubblicana italiana (La Spezia 1949); Pasquale Di Pace: Il negozio per relationem (Torino 1940); Giuseppe Tusiani: Sonettisti americani ( 1954). Anche il giornalismo ha una buona tradizione: nel 1898-99 si pubblicò la « Rivista garganica»; nel 1922 si pubblicò « La zanzara»; nel 1929 si pubblicò « Il solco » redatto da G. La Selva, L. Guerrieri, P. Villani, che conteneva articoli di Riccardo Bacchelli; nel 19 33 si pubblicò « La fionda » rivista di lettere ed arti redatta da D. Apol'lonio, L. Guerrieri e L. Martino, che, inserendosi nella polen1ica, in quegli anni accesa, intorno al « contenutismo » e al « calligrafismo », richiamò l'attenzione di critici e letterati di fama; nel 1950 iniziò la pubblicazione « Il Gargano». L'economia di San Marco in Lamis nella sua struttura naturale è essenzialrnente agro-silvo-pastorale ed ha le sue tradizioni nella vita stessa della popolazione. Le attività industriali in senso moderno non esistono e quindi non influiscono sulla compagine sociale sammarchese. Fino ad . un decennio fa, quando gli ultimi raggi del sole battevano le rustiche case, nella piazza principale, come da sempre, si raccoglievano i brac.,. cianti che, cupi ed inquieti, attendevano gomito a gomito la lotta per sopravvivere; questa essi la conoscevano da secoli, dai tempi del feudalesimo. Oggi i braccianti non si raccolgono più in piazza perché sono emigrati. L'emigrazione ha prodotto profonde conseguenze. Gli emigrati all'estero sono 11.000 in Australia,· 7.000 negli Stati Uniti, 3.000 in Canada, 101
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