Manlio Di Lalla diosi è un'opportuna correzione della traiettoria dell'hegelismo. Come abbiamo già detto, Croce diffidava dei compatti argini di razionalità elaborati dall'armonica e fredda logica del sistema hegeliano. Contro una costruzione troppo razionale per poter essere compiutamente vera, egli ritenne di reagire nel nome della vita, facendo circolare a mo' di antidoto i fermenti di questi pensatori antihegeliani. Sorel, con la sua teoria della violenza, con la sua moralità tormentata e sanguigna, con il suo marxismo respinto in chiave di ipotesi scientifica ed interpretato come mito, ha costituito per Croce una complessa testimonianza di vita. Croce ha ritenuto opportuno propagare la lezione soreliana in Italia, come esempio di austera moralità non solo per i marxisti nostrani, ma soprattutto per i borghesi filistei. Invece di estenuarvi in continuazione con belle parole come libertà e democrazia, che, pronunciate in un certo modo, possono essere prive di senso - così diceva Croce agli insipienti borghesi e ai fatui socialisti - acquistate in asciuttezza e in realisn10, dopo aver appreso la tormentata lezione di vita dal francese Sorel e dall'italiano Machiavelli. Ma anche le voci di Bergson e di Nietzsche hanno detto più di qualcosa nel primo quindicennio del nostro secolo, propagandate opportunamente dalla prepotente influenza crociana. Certamente Croce, pur facendo circolare in misura molto graduata Bergson, ne diffidava tuttavia profondamente. L'intuizione bergsoniana aveva qualcosa di comune all'illuminazione crociana: « Ma Croce - ha scritto ancora Stuart Hughes 18 - rifiutò di riconoscere tale affinità: volle sempre sottolineare che il suo procedimento era pervenuto al livello dei concetti rigorosi, mentre quello di Bergson era rimasto nel regno dell'alogico ». Tuttavia, lo slancio vitale, quell'aggressione perenne della bergsoniana filosofia della vita piacquero oltremodo a Croce con1e antidoto all'astratta razionalità hegeliana. E la co1nplessa e lavica elaborazione del pensatore francese fu anch'essa indicata come lezione di vita, come realismo creativo, agli italiani. Infine un drammatico poeta esistenziale come Federico Nietzsche. forse la voce più ascoltata ed impegnata dell'antihegelismo militante, non poteva non commuovere un uomo come Benedetto Croce, così aperto alle risposte dirette della vita contro i disegni estrattamente raziocinanti. Ed anche questo studioso, con il suo slancio epico, fu fatto circolare, per n1erito del Croce, in Italia. ·Abbiamo ricordato i no1ni dei pensatori più indicativi dei molteplici indirizzi culturali ai quali si è richiamato Croce e che hanno agito in 18 Op. cit ., pag. 198. 78
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==