Croce tra fascismo e antifascismo di herbartiano nella morale e in genere nella concezione dei valori », ha scritto Croce, « di antihegeliano e di antimetafisico nella teoria della storia e nella generale concezione del mondo, di naturalista o intellettualista nella gnoseologia, questi elementi non armonizzati, ma nemmeno confusi tra loro, e piuttosto messi l'uno accanto all'altro come in un ordinamento provvisorio e lacunoso, si possono vedere riflessi. .. nei miei primi scritti filosofici. Il lievito dello hegelismo sopraggiunse assai tardi; e la prima volta attraverso il marxismo e il materialismo storico ... In modo più diretto mi ravvicinai ancora allo Hegel mercé l'amicizia e la collaborazione col Gentile ». Si tratta di una nota autobiografica esemplare ed estremamente sincera nella sua introspezione autocritica, di una nota che sottolinea i passaggi dialettici della formazione di Croce così come si sono inizialmente configurati. Dunque Croce era desanctisiano in estetica, herbartiano nella morale, antihegeliano nella storia, intellettualista in gnoseologia e, solo successivamente, attraverso la mediazione di Marx e di Gentile, egli ripensò criticamente Hegel. È chiaro che i momenti centrali della formazione teoretica di Croce furono sollecita ti da Marx e da Hegel, e che tra questi due poli Croce si mosse sempre, nel corso della sua vita, per rettificare e aggiornare, alla luce di nuovi temi, il vasto arco della sua problematica. Abbiamo parlato di Marx e di Hegel. È ancora Croce a scrivere a tale proposito: « E se ora io ricerco le cagioni oggettive dell'interessamento onde già fui preso pel marxismo e per suo materialismo storico, vedo che ciò accadde perché attraverso quel sistema io sentivo il fascino della grande filosofia storica del periodo ron1antico, e venivo come scoprendo un hegelismo assai più concreto e vivo di quello che ero solito d'incontrare presso scolari ed espositori, che riconducevano Hegel a una sorta di teologo e di metafisico platonizzante. Nella concezione politica poi, il marxismo mi riportava alle migliori tradizioni della scienza politica italiana, mercé la ferma asserzione del principio della forza, della lotta, della potenza, e la satirica e caustica opposizione alle insipidezze giusnaturalistiche, antistoriche e democratiche, ai cosiddetti ideali del1'89 » 10• Anche questa è una pagina acuta sul primo Croce, ed un tes~o messo più tardi molte volte sotto accusa per l'opposizione alle insipi-. dezze giusnaturalistiche e democratiche. Abbiamo voluto riportare questi due brani di prosa crociana, perché 10 Cfr. EUGENIO GARIN, ibidern, pag. 189. Questo testo del Croce, riportato ancora dal Garin, è contenuto nella nota. prefazione crociana del 1917 alla terza edizione di Materialismo storico ed economia marxista. 73
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