Nord e Sud - anno XIX - n. 148 - aprile 1972

Vittorio Barbati di Gibilterra, ossia la via d'accesso al Mediterraneo dall'Atlantico, è nelle mani degli inglesi, e il Canale di Suez, se riaperto, rimarrebbe sotto il tiro dell'aviazione di Israele: paese che, pur non facendo parte di nessuna alleanza, è chiaramente orientato verso l'occidente. All'ombra dell'equilibrio atomico, queste condizioni rimarrebbero valide per parecchio tempo. Senza l'equilibrio atomico, il discorso cambierebbe. Questa è la situazione che si determinerebbe in caso di disimpegno solo convenzionale degli Stati Uniti: l'equilibrio strategico del Mediterraneo potrebbe risultare alterato di riflesso, per l'alterazione dell'equilibrio strategico dell'Atlantico. In questo oceano, infatti, la Marina sovietica sarebbe soggetta solo in misura molto limitata a quei fattori negativi che ostacolano la sua azione nel Mediterraneo e che si riassumono nel fatto che le porte, i passaggi obbligati di questo mare interno, sono in n1ano ai suoi avversari. L'Atlantico è un oceano aperto e la Marina russa dispone di un'organizzazione logistica che le consente di operare anche a grande distanza dalle sue basi. E le rotte atlantiche sono vitali per l'Europa occidentale forse ancora di più delle rotte mediterranee, che, d'altronde, ne costituiscono spesso i prolungamenti. Negli oceani, più ancora che con le sue unità di superficie, la Marina sovietica può ottenere risultati decisivi con la sua poderosa flotta sottomarina. C'è comunque da notare che la situazione navale appare destinata a modificarsi, in conseguenza del già citato ritmo delle nuove costruzioni sovietiche. Nel giro di pochi anni, se l'Occidente non correrà ai ripari, la flotta russa sarà la prima del mondo. E allora molti discorsi sull'equilibrio potranno divenire solo delle esercitazioni accademiche. L'importanza del potere marittimo nei confronti dell'area mediterranea-medio orientale appare più chiaramente se si considerano alcuni legami esistenti, indipendentemente dai loro orientamenti politici, fra i paesi di quest'area. Un elemento fondamentale fa da sfondo e da catalizzatore in questo quadro: il petrolio, vitale per le economie avanzate dei paesi europei consumatori, ed altrettanto vitale per le economie più arretrate dei paesi produttori ed esportatori, che trovano in esso la loro principale fonte di reddito. Oggi, specialmente in seguito al cambiamento di regime in vari paesi produttori, le compagnie petrolifere occidentali .non operano più nelle stesse condizioni in cui operavano fino a pochi anni or sono. 46

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