Nord e Sud - anno XIX - n. 148 - aprile 1972

I •. I Argomenti attuazione richiederebbe vari anni, che potrebbero divenire indispensabili nel caso di un eventuale «sganciamento», limitato o non, degli Stati Uniti dall'area mediterranea o dall'area europea. Non si può infatti escludere che il processo di « alleggerimento » degli impegni militari americani investa anche l'Europa; specie se si tiene presente l'indirizzo conferito alle nuove costruzioni dell'U .S. Navy 17 , il cui ritmo appare notevolmente inferiore a quello della Marina sovietica. I problemi relativi alla creazione di una Marina « europea», anche prescindendo dai loro aspetti politici, non appaiono di facile soluzione. Essi richiederebbero uno studio a parte, nel quale inoltre dovrebbero essere esaminati i loro « legami » con tutta l'impostazione difensiva della futura, eventuale Europa «politica», e non possono quindi essere affrontati in questa sede. Ci limiteremo pertanto a qualche considerazione. Fin da ora si potrebbero gettare le basi di un più stretto coordinamento tecnico fra le Marine interessate e quindi, per quanto ci riguarda più direttamente, fra le tre Marine di cui si è parlato. Come si è detto, esse hanno già acquisito, in numerose esercitazioni, una notevole esperienza di cooperazione. Tuttavia le loro impostazioni tecniche di fondo rimangono notevolmente distanti. La Marina britannica è ormai l'unica « responsabile » del deterrente inglese, dopo la scomparsa del « Bomber Command » della Royal Air Force 18 ; la Marina francese è invece parte del più articolato, anche se non certo poderoso, deterrente della Francia, attualmente costituito, secondo notizie attendibili, da un sottomarino nucleare lanciamissili, una unità di nove missili balistici tipo SSBS (Sol-Sol Balistique Stratégique) basata nell'Alta Provenza 19 e cinquantotto bombardieri supersonici Mirage 4-A (di cui trentasei operazionali in permanenza). 17 Il ritmo delle radiazioni e delle << naftalinizzazioni » di unità anziane si è notevolmente accresciuto negli ultimi anni, senza essere compensato da un corrispondente incremento delle nuove costruzioni. Queste ultime, inoltre, appaiono sempre più rivolte al mantenimento del potenziale strategico dell'U.S. Navy (sviluppo del programma ULMS per una nuova classe di sottomarini atomici lanciamissili, mantenimento di una forza di 15 grandi portaerei strategiche), per il quale comunque si registrano già vari ritardi, mentre sono stati ridimensionati i programmi per nuove unità di scorta, per unità da sbarco eccetera. Anche il Marine Corps sta subendo notevoli riduzioni. 18 Nell'aprile 1968, il Fighter Command (Comando Caccia) ed il Bomber Command (Comando Bombardieri) furono fusi nello Strike Comm~nd. Lo scioglimento del Bomber Command è stato conseguente alla ·decisione di concentrare il « deterrente» britannico nelle mani della Royal Navy. 19 Una seconda unità, anch'essa di nove missili interrati in silos sotterranei, dovrebbe divenire operativa quest'anno. 43

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