Argomenti sconfitta, di Tsuscima, combattuta nel 1905 contro i giapponesi - la Marina sovietica ha dovuto necessariamente seguire un'altra via per costruire una forza capace di bilanciare quella della sua grande antagonista. Il problema che si poneva ai tecnici era senza dubbio arduo: essi dovevano mettere a punto delle unità capaci di offendere a grande distanza sia le forze navali, sia i centri vitali di un possibile avversario, garantendo a tali unità, tanto con n1ezzi propri quanto con mezzi forniti da altre unità specializzate, una sufficiente protezione antiaerea. Con i loro grandi conduttori lanciamissili delle classi « Kynda », « Kresta » e « Kresta II », dotati di missili superficiesuperficie 8 aventi una portata di oltre 600 km, i sovietici hanno trovato una soluzione di indubbia validità, alla quale hanno affiancato la messa a punto di varie unità con specifiche funzioni antiaeree. Nello stesso tempo, sulla falsariga di quella americana, anche la Marina sovietica ha conferito un notevole sviluppo alle forze destinate ad operazioni anfibie, costruendo, oltre a varie unità da sbarco, degli incrociatori portaelicotteri 9 , forse destinati, in un domani più o meno prossimo, ad operare anche con aerei a decollo verticale (VTOL). Per comprendere meglio questi sviluppi occorre considerare il quadro in cui essi si inseriscono. Il potenziamento della Marina sovietica è un processo globale, che va interpretato appunto nella sua globalità. Infatti esso non investe soltanto le unità di superficie destinate a contrastare ogni possibile avversario in alto mare e negli oceani - le unità di cui abbiamo parlato finora hanno chiaramente caratteristiche oceaniche - ma anche le unità minori, fatte per operare in acque costiere o comunque a distanza relativamente limitata dalle proprie basi e capaci, in determinate condizioni - com'è dimostrato, nel 1967, dall'affondamento, ad opera di una vedetta lanciamissili di costruzione sovietica 10 , del cacciatorpediniere israeliano clima, la Marina russa ribattezzò, nel 1942, con i nomi originari che erano stati dati loro appunto nell'epoca zarista (Gangut e Sevastopol) le sue vecchie corazzate Oktjabrskaja Revoljucija e Parischkaja Kommuna. 8 Il più importante fra tali missili sembra essere lo « Shaddock », probabilmente in grado di trasportare una testa nucleare e suscettibile, oltre che di impiego anti-nave, anche di impiego strategico. 9 Attualmente, la Marina sovietica ha in servizio due grandi incrociatori portaelicotteri, il Moskva ed il Leningrad. Sembra che altre due unità del genere, di dimensioni maggiori, siano in costruzione. Secondo altre fonti, l'URSS avrebbe impostato la costruzione di una vera e propria portaerei da circa 30.000 tonnellate di dislocamento. · 10 L'affondamento dell'Eilat, colato a picco da un n1issile « Styx » lanciato da una vedetta di costruzione sovietica (della quale è rimasta ignota la nazionalità del39
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