Vittorio Barbati manovra; i primi possono soltanto avvalersi, ed entro i limiti stabiliti non da loro ma dalle superpotenze, della.« garanzia » di tale equilibrio, e muoversi quindi con libertà ancora minore. Nei loro confronti può essere determinante, più della « garanzia » nucleare, il pericolo che tale garanzia venga meno. L'equilibrio nucleare ha dunque reso evanescente il confine fra la politica internazionale e la strategia. I mezzi bellici sono divenuti, molto più che in passato, degli strumenti di pressione politica. E ciò vale non solo per le armi nucleari - che dall'epoca di Hiroscima ad oggi hanno conosciuto una notevole diversificazione - ma anche per le armi dette « convenzionali », messe prima in ombra dall'atomica e poi rivalutate dall'equilibrio nucleare. In effetti, oggi, la grande strategia politica utilizza, in un unico quadro, mezzi politici, mezzi economici e mezzi militari, sia nucleari che convenzionali. Sul piano tecnico, l'accoppiamento fra l'esplosivo nucleare ed il missile ha dato origine ad un'ampia gamma di « sistemi d'armi» 2 , con potenze che vanno da qualche kiloton (Kt), per gli ordigni più piccoli, a vari megaton (Mt) 3 , per gli ordigni maggiori. Per quanto riguarda il loro impiego, gli ordigni nucleari vengono correntemente distinti in « tattici » e « strategici ». Questa distinzione, però, non è condivisa da tutti gli specialisti; è piuttosto difficile, se non addirittura impossibile, stabilire un confine preciso fra i due impieghi. In determinate condizioni, alcune armi potrebbero rientrare nella prima ed in condizioni diverse potrebbero rientrare nella seconda categoria. Perciò, ci limiteremo a considerare, in rapporto alla situazione del Mediterraneo, le possibilità d'impiego dei vari tipi di « sistemi d'armi nucleari ». I sistemi a gittata o a raggio d'azione intercontinentale - missili intercontinentali (ICBM), missili ad orbita frazionata (FOBS), bombardieri strategici - sono quelli mediante i quali le due superpotenze possono colpirsi direttamente. Il loro effetto indiretto investe anche l'area « mediterranea e medio-orientale »; area che è investita direttamente dai sistemi a raggio d'azione intermedio, come i sistemi missilistici basati a terra e su unità navali, e così via. Fra questi sjstemi possiamo distinguere ancora due categorie: i sistemi idonei essenzialmente ad un in1piego strategico, ossia idonei a col2 Si parla ormai da parecchi anni di « sistemi d'armi » perché, data la complessità degli armamenti moderni, molte armi vengono sviluppate come «sistemi» coordinati, facendo procedere insieme lo sviluppo dei loro componenti (apparati elettronici, sistemi di lancio, teste esplosive, ecc.). 3 Un kiloton equivale alla potenza esplosiva di mille tonnellate di tritolo. Un megaton alla potenza di un milione di tonnellate di tritolo. 36
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