2anfranco Orsini - V go Leone ed è quale un uomo, cento uomini, milioni di uomini vogliono che sia. Barbiellini vuole « che i pochi restituiscano ai molti, dopo il plusvalore strappato dal desco, il minusvalore strappato dal cuore. Allora ognuno di noi, uomo ateo o religioso, sarà ciò che avrà scelto di essere. Non ciò che altri ingordamente vollero fosse». Sono le parole finali del libro, che insieme a quelle da noi già citate, e a molte altre, pressantemente ne dichiarano l'impegno morale e sociale, il vero moderno umanesimo. Pressantemente: per evitare il disastro che l'ecologia già preannunzia alla sordità dei politici, e del cui sempre più veloce appressarsi il « minusvalore » è insieme causa ed effetto. Pressantemente, perché il tempo è contato. LANFRANCO ORSINI Un'energia più pulita Il bilancio energetico nazionale presenta tre voci che coprono quasi totalmente il fabbisogno italiano di energia: l'elettricità, il petrolio, il gas naturale. Tre voci c0mpletamente diverse da quelle che figuravano nello stesso bilancio ai primi del secolo. Da allora, i consumi di energia sono andati crescendo ad un ritmo veramente eccezionale. Vi si è fatto fronte in un primo tempo col ricorso ai combustibili solidi e alla energia idroelettrica, successivamente col ricorso, via via crescente, agli idrocarburi e in particolare al petrolio, che oggi soddisfa oltre i tre quarti del fabbisogno. Nei prossimi dieci anni la situazione non dovrebbe cambiare. Infatti, come si afferma nel Programma Economico NaziÒnale 1971-1975, « per quanto si preveda, per ìl lungo termine, un aumento della quota di fabbisogno coperta da fonti non tradizionali (energia nucleare), tuttavia la quota da idrocarburi è destinata ad aumentare nel prossimo quinquennio ». Nel 1980, ancora, il petrolio dovrebbe contribuire per oltre quattro quinti alla copertura del fabbisogno energetico italiano. Ciò significa evidenten1ente, tra l'altro, un ulteriore aumento del grado di dipendenza dell'Italia delle fonti energetiche estere. D'altra parte la rinnovata pressione dei paesi produttori di petrolio - si dice ancora nel « Piano» ~ rivolta ad ottenere prezzi più alti per il petrolio greggio, lascia prevedere una tendenza all'aumento dei costi di energia. È dunque necessa• rio « verificare la pos,sibilità concreta di: diversificare ulteriormente le aree di rifornimento, anche accentuando i rifornimenti di gas naturale; instaura~e nuovi rapporti con i paesi produttori sulla base di forniture di lungo periodo, che prevedano la possibilità di un consistente contributo tecnicoeconomico al loro sviluppo ». Ma, evidentemente, un'azione politica di questo tipo risolve solo in parte e settorialmente il problema dell'energia in Italia. 28
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