Il Piano annuale 1972 Il Piano 1972 è jmpostato sulla base di una intelaiatura formale insolita nei documenti program1natici per il rigore e il dettaglio che la contraddistinguono. Gli autori del documento, per definire l'insieme di ipotesi teoriche che servono di base al ragionamento, fanno uso del termine un po' vago di « schema di riferimento »; un economista lo definirebbe un « modello ». Modello espresso ovviamente in ter111ini verbali., ma tali da tradire ad ogni riga le equazioni che chiaran1ente esistono dietro le quinte e che solo per un riguardo all'interlocutore cui il documento si rivolge, sono state sostituite da descrizioni discorsive. Se è auspicabile che in avvenire anche i dettagli più tecnici relativi all'impostazione e allo svolgimento dei calcoli vengano resi pubblici, è anche vero che, in questo caso, la stessa natura piu generale del 1nodello desta talune perplessità. Gli autori del documento fanno uso di un n1odello che, nel gergo, verrebbe detto di stampo keynesiano. Cio significa che l'attenzione viene concentrata sul lato della domanda di beni e servizi, e in particolare sul livello della domanda globale. Un'impostazione simile reca implicita l'idea che, una volta controllata la domanda di beni e servizi, il sisten1a economico sarà in grado di generare un'offerta equivalente, nonché l'idea, altrettanto rilevante, che l'attenzione vada concentrata sul livello assoluto della produzione, senza preoccuparsi troppo della composizione del reddito nazionale, e cioè della natura dei beni e servizi prodotti. Nessuno può negare che, in molti casi, questo genere di impostazione sia pienamente giustificato; non per nulla l'iniziatore di questa scuola di pensiero, il Keynes, è passato alla storia come un più che distinto econo1nista, e non per nulla gli economisti keynesiani occupano un posto altrettanto distinto nella compagine dei teorici e dei consulenti. Tanto meno si può negare che, per molti aspetti, le condizioni attuali dell'economia italiana rendano questa impostazione pienamente giustificata. L'economia del paese attraversa un periodo di depressione di innegabile gravità; il grado di utilizzazione degli impianti è basso e la presenza di mano d'opera disoccupata cresce di giorno in giorno. In queste condizioni, ci si può aspettare che, di fronte ad una domanda crescente, l'offerta di prodotti possa adeguarsi con soddisfacente prontezza. Per le medesime, sia pure eccezionali 1 ragioni, è giustificato porre in prima linea l'obiettivo della ripresa 1 e centrare il ragionamento sul livello assoluto della produzione, senza discutere troppo sulla natura dei beni prodotti o sulla_composizione del reddito nazionale. Non si può 21
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