Geologia e pianificazione in Basilicata in collaborazione con V. C0TECCHIAdiede inizio, con lo studio delle frane e dei dissesti delle medie valli dell'Agri e del Sinni, ad una serie di studi più recenti su tali fenomeni, proponendo altresì un tipo di classifica, che è stata poi ripresa ed ampliata in altri lavori 9 e che non si discosta sensibilmente da quella proposta dall' ALMAGIÀ. Da quell'epoca molto lavoro è stato fatto, ma occorre anche lamentare che sovente importanti e recenti opere stradali e di sistemazione urbanistica non hanno avuto il supporto dell'indispensabile opera del geologo. Di recente ho avuto occasione, nel citato Convegno del settembre 197.1, di soffermarmi su tali problemi e quindi non vorrei oggi qui soffermarmi più a lungo. Ripeterò soltanto che per la soluzione di quell'assieme di problemi, che inglobiamo sotto la generica espressione di difesa del suolo o di protezione idrogeologica, l'opera della nostra disciplina è fondamentale ed indispensabile. Occorre pertanto mettersi al1' opera ed a tal fine 1a base di partenza non può che essere il riconoscimen to preciso e dettagliato dei litotipi presenti, della loro giacitura, stato fisico e fisico-chimico, unitamente all'esame geomorfico dei rilievi. L'assieme di queste indagini, in realtà molto complesse e che debbono essere sviluppate parte sul terreno e parte in laboratori specializzati (petrografici, geotecnici, etc.) da una équipe di tecnici, si traduce in definitiva nella costruzione di carte geologiche ad orientamento tecnico che, a parere unanime di tutti gli studiosi, devono rappresentare un documento di sintesi finale, elaborato a partire da dati geologici, idrogeologici, geomorfologici e geotecnici, e contenente una suddivisione in unità geotecniche e settori o zone di un terreno o di un territorio, con caratteri geotecnici omogenei, che consentano cioè la costruzione di opere nelle stesse condizioni tecniche. Tali carte, ovviamente in relazione alla vastità dell'area investigata e quindi in relazione alla scala, possono essere convenzionalmente suddivise in: - carte geotecniche sinottiche o regionali (scala inferiore a 1 :50.000); - carte geotecniche fondamentali (scala da 1 :50.000 o 1 :10.000); - carte geotecniche speciali o di dettaglio (scala superiore a 1: 100.000). Un esempio delle prhne, senza alcun dubbio il migliore finora comparso nel nostro Paese, è la Carta geolitologica ad orientamento geotecnico della Puglia alla scala di 1 :500.000, presentata da V. CoTECCHIAal X Convegno di Geotecnica in Bari nell'ottobre del 1970, mentre un esempio pregevole di carta speciale è quella alla scala 1 : 10.000 elaborata da P. LucINI e P. NIC0TERAper l'area urbana di Napoli, nel 1966 10 • 10 Vedi in proposito V. CoTECCHIA, Su taluni problemi geotecnici, etc.; Riv. it. di geotecnica, nn. 1-2, Napoli, 1971 e P. LucINI e P. NICOTERA, La costituzione geologica del sottosuolo di Napo#, Atti VIII Convegno naz. di geotecnica, Cagliari 1%7. 127
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