Nord e Sud - anno XIX - n. 148 - aprile 1972

Felice Ippolito genti, se si fa eccezione di quelle poche, piuttosto cospicue e completamente già utilizzate, ubicate nella formazione quaternaria e nei depositi alluvionali recenti dell'ultimo tratto del Sinni, in prossimità della costa jonica, che però non sono da considerarsi vere e proprie sorgenti, ma soltanto delle risorgenti alimentate dalle acque subalvee del .Sinni stesso. La particolare ubicazione delle scaturigini della Lucania trova la sua completa spiegazione nella costituzione geologica della regione (vedi fig. 1). Più di metà della Lucania infatti è ricoperta da terreni argillosi. Questi terreni costituiscono il n1antello impern1eabile che poggia sulle formazioni calcaree e dolomitiche del Mesozoico, le quali affiorano soltanto nella zona occidentale e sud-occidentale della regione. Ma sono questi ultimi i terreni che unicamente interessano ai fini idrologici. La circolazione idrica per percolazione, quasi sempre abbondante in for~ mazioni del genere per le numerose litoclasi in esse presenti, spiega la concentrazione delle sorgenti in connessione con i calcari. Le scaturigini sono generalmente determinate dal contatto fra il Mesozoico e le formazioni impermeabili ascrivibili ai flysch. Le frane e la difesa del suolo. Stante la sua costituzione geologica, la Basilicata è una delle regioni classiche, nell'Italia, per i fenomeni di dissesto del suolo e del sottosuolo. Tale carattere fu pienamente riconosciuto nei primi anni del secolo da R. ALMAGIÀ, che per primo studiò sistematicamente le frane dell'Appennino, dandone una classifica ancor oggi valida. Innumerevoli interventi furono fatti e studi particolari, sia per la stabilizzazione dei centri abitati più minacciati, sia per scegliere i migliori tracciati per la costruzione delle vie ferrate che, negli ultimi anni del secolo scorso, furono arditamente costruite. In particolare la linea Battipaglia-Metaponto, il tratto cieco Sicignano-Lagonegro - oggetto di uno dei rari lavori applicativi di G. DE LORENZO-, nonché i tronchi delle linee secondarie calabro-lucane o la famosa linea ofantina, per decenni reclamata ed ottenuta da G. FORTUNATOd,iedero n1olto filo da torcere ai progettisti e ai costruttori 8 • Nel secondo dopoguerra, allorché con l'opera della Cassa per il Mezzogiorno, nonché degli enti e consorzi da essa finanziati, fu ripreso l'es_ame delle condizioni di stabilità in numerosi comprensori, chi scrive 8 Si veda G. FORTUNATO, Le strade ferrate dell'Ofanto (1880-97); Vallecchi, Firenze, 1927, nonché i miei scritti Lo Stato e Le Ferrovie, in « Clio », nrì. 2-3, 1%6 e 2, 1967. 9 Vedi lavori citati in bibliografia, nonché il mio Saggi e studi di geologia Venezia, 1962. ' 126

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