Geologia e pianificazione in Basilicata dei Monti della Maddalena a ovest di Paterno, il Monte Paratiello a ovest di Muro Lucano, i monti di Maratea e i versanti più settentrionali del Pollino; b) un complesso calcareo-silico-marnoso, anch'esso di età mesozoica, costituito da rocce prevalentemente tenere (argille, marne, arenarie) e, molto subordinatamente, da rocce rigide come i calcari, comprendente i maggiori rilievi dell'Appennino lucano culminanti con le cime del Vulturino e del Sirino-Papa; e) un terzo complesso formato quasi esclusivamente da rocce tenere nelle quali predomina la frazione argillosa, genericamente compreso sotto il termine di flysch, indicato nella fig. 1 con due simboli analoghi ( strisciato verticale e orizzontale), e corrispondenti l'uno al flysch prevalentemente mesozoico o flysch del Cilento - già da me indicato nel 1956 come flysch argilloso-filladico - e l'altro ai vari flysch terziari (da me indicati come flysch argilloso-calcareo e marnoso-arenaceo ). Geograficam,ente i terreni ascrivibili al complesso litologico dei flysch si ritrovano a formare la media montagna e la collina lucana, oltre a colmare la ben nota depressione tettonica della Fossa bradanica. Descritti così sommariamente i caratteri litologici dei tre complessi rocciosi fondarnentali della Basilicata e la loro posizione geografica, sono ancora da considerare i loro rapporti di giacitura. Questi, infatti, rientrano tra quei fattori che condizionano poi in superficie il comportamento tecnico dei vari terreni. Per quanto quindi attiene ai rapporti esistenti tra i su descritti complessi e rifacendoci ai loro affioramenti, si può dedurre che l'impalcatura della regione lucana è costituita dal complesso calcareo-silico-marnoso, di cui sono ben note le formazioni degli scisti silicei e dei calcari a liste e noduli di selce, descritti già dal DE LORENZO.Su questo, si sovrappone il complesso calcareo-dolomitico dei già citati monti di Maratea e della Maddalena, in facies di piattaforma. Su entrambi, il complesso dei flysch anche se la massa n1aggiore di questi terreni si presenta più spostata verso est e in prevalente sovrapposizione al comples_so calcareo-silico-marnoso. Al di sopra dei terreni mesozoici e terziari, di cui abbiamo testé fatto cenno, quasi tutti di provenienza tirrenica, e quindi alloctoni rispetto all'attuale area di giacitura, si sovrappongono, con coperture più o meno ampie, i terreni più giovani costituiti dai sedimenti del mare plio-pleistocenico, dai depositi dei bacini lacustri del Mercure e della val d'Agri e dai prodotti vulcanici, lavici e piroclastici, del Vulture. I terreni attribuibili al Pliocene so~o quelli in fig. 1 punteggiati; in bianco invece appaiono quelli . appartenenti al Quaternario. 119
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