Manlio Di Lalla « In quella nuova fase dello sviluppo intellettuale - ha scritto Stuart Hughes - che Croce stesso era solito chiamare la sua ' seconda giovinezza ', azione e pensiero, ricerca storiografica e ripensamento filosofico furono inestricabilmente legati. Le decisioni morali rientranti nella sfera della attività pubblica di Croce precisarono e modificarono il suo concetto astratto di politica, che a sua volta reagì sulla sua concezione della storia» 62 • La storia etico-politica degli anni 20 si trasformò in concezione religiosa della storia, in spirito del n1ondo che superava ogni ostacolo, in esaltazione assoluta della libertà, considerata come il centro della vita morale dell'uomo 63 • « Il risultato - ha scritto ancora Stuart Hughes - fu una fusione della tradizionale storiografia politica con il genere più recente conosciuto come storia della civiltà - una invenzione di Voltaire, che era stata sviluppata sistematicamente dagli storici positivistici del tardo Ottocento » 64 • E proprio nella Storia d'Europa il pathos si trasforma jn calore religioso, le pagine diventano eteree, l'afflato commosso circola un po' dovunque. Si considerino le pagine dedicate al Cavour, quella cauta djmensione tra realismo e idealismo che Croce vede nell'uomo politico piemontese, e le si raffronti all'analisi crociana su Bismarck e sullo spirito pubblico tedesco 65 , si vedrà come mai in questa circostanza la polemica con Gentile è diretta. Nel Cavour Croce vede il trionfo della duttile politica empirica, eredità dell'illuminismo inglese, e della stessa propensione crociana alle implicazioni appunto del miglior illuminismo, e la realizzazione di quell'idealismo raccolto, di sottile matrice speculativa tedesca, tanto caro al nostro pensatore. Contr-0 Gentile, che in più circostanze aveva ritenuto di demistificare l'azione del Cavour, presentandola solo nella sua effettualità pratica, nella sua politica egemonica, ma priva di vera luce ideale, Croce reagì nel nome di un saldo ancoraggio liberale. Quel liberalismo che dal fondatore dell'attualismo era visto in termini di espansione, trovava nell'alternativa crociana una dimensione 6 2 Coscienza e società, Benedetto Croce: il concetto di storia etico-politica, pag. 212; cit. 63 Ha scritto NORBERTOBoBBIO: <, Quali erano dunque i concetti che il Croce derivava dalla filosofia romantica per la elaborazione della sua filosofia della libertà? Come si è visto, egli rimetteva in onore, se pur diversamente interpretandola, l'espressione, che fu già di Hegel e ripetuta e divulgata, come lo stesso Croce osserva, dal Cousin, dal Michelet e da altri scrittori francesi (fra cui il Quinet), della storia come storia della libertà, con ciò intendendo che la libertà in quanto forza creatrice della storia è di questa il vero e proprio soggetto». Op. cit., pag. 257. 64 Coscienza e società, cit., pag. 215. 65 Per il Cavour cfr. Storia d'Europa nel secolo decimonono, La ripresa rivoluzionaria e il generale assetto liberale-nazionale europeo (1851-1870), pagg. 186-187,Laterza, Bari, 1965; per il Bismarck cfr. L'unificazione della potenza germanica e il cangiamento dello spirito pubblico europeo (1870), pagg. 218-229, op. cit. 108
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