Editoriale Il tentativo di interrompere il processo di deterioramento che continua e che si aggrava - e di interromperlo sciogliendo le Camere e convocando i comizi elettorali - dev'essere perciò accompagnato· da un consapevole impegrLo di cambiare politica. E si può dare la di111ostrazione di questo impegno, salvo poi a n1antenerlo ed a continu.arlo con rigorosa scrupolosità, firz dalle setti111ane dtlrante le quali si svolgera la campagna elettorale. In questo senso è importante la questione del governo che farà le elezioni; ma è n1olto più importante la questione dell'i111postazione che i partiti di ce11tro-sinistra daranno alla loro camp·agna elettorale. Perclié tutti i partiti devo110 capire che la partita del « dopo » si gioca alla giuntura con la destra, che è destra estren1a: si gioca in termini di contenimento del fenomeno che si è manifestato il 13 giugno nel Mezzogiorno. Il MSI dev'essere isolato; e in qitesto senso la DC commetterebbe un grave errore se rite11esse di dover insegitire a destra, invece di richian1are nell'area democratica, i voti cl1e le sono sfuggiti e che posso110 essere ricl1ian1ati din1.ostrando che, come voti fuori e contro, non possono essere che politicamente sterili; o, peggio, che possono i11debolire lo schieramento democratico oltre i limiti della sua capacità di autosufficienza e possono, quindi, provocare l'apertura di una crisi istituzionale che pregiudicherebbe la possibilità di risa11are la crisi economica e finanziaria. Non si tratta, inson,2111a,di promettere o di lasciar intendere che le riforn1e saranno accantonate, ma di impegnarsi a portarle avanti razionalmente e coerentemente, e non caoticamente e velleitariamente come finora si è fatto. E soprattutto si tratta di garantire che, come saranno portate avanti le riforme, così saranno contrastati tutti i fenomeni che hanno provocato sfiditcia e spavento, e 11.eiconfronti dei quali si è rin1asti finora colpevoln1ente indulgenti, o che non 1neno colpevol1nen,te so110 stati sottovalittati nella loro carica disgregante. Ma questo significa che il PSI co1nmetterebbe a sua volta un errore i111.perdonabile se, per insegt/Lire i voti del PSIUP (che noi ci auguriamo possa110 effettiva111ente rifiuire sitl PSI), dovesse i11.s'isteresugli « equilibri piit avanzati » che già tanto hanno indebolito la credibilità e l'autosufficienza del centro-sinistra; o, peggio, volesse assegnarsi una funzione di copertura del disordine e della illegalità, denunciando come « repressione » ogni lodevole sforzo di correggere una condizione di cose che tanto comincia ad asso111igliare a qitella degli anni '20, qtlan.do proprio i socialisti com111isero errori imperdonabili e irre parabilL È vero insomma che un mese dopo le elezioni sarà possibile una razionalizzazione dei corrz,portaménti politici che non si ritie11e possibile un anno prin1a delle elezioni. Ma è anche vero che la razionalizzazione 7 Bib·liotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==