Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Sergio Conti a ridosso di Napoli, che strozzano le arterie_ gravitanti sul centro, ma anche - in contrapposizione - a ridurre l'is·olamento di altri centri limitro.fì., quali Grazzanise. La maggiore funzionalità del trasporto· per ferrovia, oltre a condizionare le scelte ubicative della Fiat, a quanto sembra, in misura maggiore che non quello per via stradale, ha inoltre indotto il gruppo torinese a stipulare convenzioni con le Ferrovie dello Stato per ottenere garanzie sui prezzi e sui tempi di trasporto. Nella medesima ottica si devono probabilmente considerare gli accordi con le Partecipazioni Stata]i relativi alla pro,duzione di materiale ferroviario rotabile ed il fatto significativo di come il Gruppo, nel suo ruolo dirigenziale delle O.ME.CA. di Reggio Calabria, abbia trasformato il tipo di produzione dello stabilimento, oggi rappresentato dai containers, che sono insostituibili per il trasporto di semilavorati e parti staccate. Le stesse convenzioni per la costruzione di « terminal » ferroviari per contenitori, che le società produttrici hanno stipulato con le FF.SS., sembrano tenere presenti le esigenze della Fiat. Infatti, oltre ai due « terminal » già in esercizio a Napoli, quelli di Torre a Mare e di Pomezia risultano concepiti in funzione, pur se non esclusiva, degli impianti pugliesi e delle catene di montaggio di Cassino-Pontecorvo. Difatti il « terminal » che sta sorgendo a Pomezia - S. Palomba, in posizione ottimale fra Roma e le aree industriali di Latina e Frosinone, si avvale, oltre che dell'indispensabile raccordo ferroviario, di un fascio di binari muniti di rampe per il carico di automobili. Per l'area -pugliese è poi stata scelta la localizzazione del « terminal » ferroviario nei pressi di Torre a Mare, sulla linea Bari-Brindisi: zona baricentrica rispetto ai centri di distribuzione delle merci containerizzate provenienti dal Nord del paese. 3. Risorge energetiche. - Passiamo ora a considerare la questione della disponibilità di risorse energetiche indispensabili per l'alimentazione di un impianto produttivo. Non è il caso di soffermarci sul problema della fornitura di energia elettrica, che non presenta particolari difficoltà per le aziende operanti nel Mezzogiorno. L'ENEL, infatti, unitamente alla Cassa per il Mezzogiorno ed ai Consorzi, provvede a garantire la fornitura ·di energia alla porta dello stabilimento; e questo senza alcun onere aziendale, a parte i tempi occorrenti alla realizzazione delle opere. Per quanto concerne invece la possibilità di utilizzazione del gas naturale, app·are chiaro come in sede decisionale la Fiat sia stata sensibile alla possibilità di potersene facilmente approvvigionare. Tutti i nuovi stabilimenti risultano infatti adiacenti a metanodotti che, se non in esercizio, so·no per lo meno allo studio o in fase di avanzata progettazione. 84 Bibiiotecaginobi~nco

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