Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Vittorio Barbati più aderente di quella odierna alle esiger1ze della _sua politica: ha un capitale intellettuale e culturale immensò; ha una plurisecolare esperienza - che l'adesione inglese arricchisce notevolmente - nella condotta degli affari internazionali; ha un patrimonio scientifico-tecnologico di prim'ordine; ha una potenza economica innegabile. Ha anche problemi giganteschi, inter11azionali ed interni, che può risolvere soltanto conseguendo un'integrazione molto più spinta di quella attuale. Questi, 11elle grandissime linee, so110 i termi11i della questione. L'unione delle forze può consentire agli europei di risolvere i loro proble1ni: di coordinare i loro processi di sviluppo socio-economici; di stabilire nuovi rapporti eco11omici, commerciali e monetari con tutti i paesi del mondo; di mettere in piedi, probabil1nente senza accrescere gli oneri relativi, un apparato difensivo « nucleare-convenzionale » che garantisca n1eglio di oggi la loro « sicurezza »; di indirizzare nel modo piu. convcnie11te le loro ricerche scientifiche e tecnologiche. Questa è l'unica via possibile, l'unica via realistica. È ancl1e una via difficile, irta di ostacoli psicologici e materiali. E può essere percorsa soltanto se c'è, da parte di tutti, la volontà « politica » di percorrerla. Ma resta il fatto che no11ha alternative. O meglio - anzi peggio - ne ha una, non certo auspicabile: l'accettazio11e di un'altra forma di « sovranità limitata », nei confro11ti di una o addirittura di entrambe le superpotenze mondiali. Sancita « di fatto », o « di diritto », importa poco. VITTORIO BARBATI 76 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==