Vittorio Barbati dello sovietico; n1ediante il COMECON e gli organis1ni creati nel suo ambito per attività comu11i - l'Intermet:all, l'OSPP, l'Agromesh, la Banca internazionale degli investimenti 4 - si è i11trodotta una pianificazione so,,ranazionale, praticamente al di sopra delle pianificazioni nazionali, già per loro conto notevolmente vincolanti. Cambiare la direzione di marcia non è troppo facile. I nuovi principi di pianificazione, i nt1ovi metodi di gestione che, sia pure in misura diversa, tutti i paesi del blocco orientale stanno cercando di introdurre, urtano inevitabilmente contro la resistenza di strL1tture costruite in funzione di principi e metodi operativi differe11ti, e ormai consolidate. L'interrogativo che sorge a questo punto, e che si collega al problema della « sicurezza europea », è quello della possibile apertura di tale sistema verso l'Occidente. Il binomio Patto di Varsa·via - COMECON, con il cemento della « sovranità limitata», costituisce un con1plesso essenzialmente monolitico. Non è da escludere che tale complesso, per il modo in cui è struttu.rato, finisca con l'imporre, forse addiritturél al di là delle intenzioni di coloro che lo guidano, delle direzioni obbligate. E non è nemmeno improbabile che la rigidità delle sue strutture riduca considerevolmente le possibilità di sviluppo dei suoi rapporti economici e commerciali con l'Occidente. I ..a « sicurezza europea » è anche legata, si può dire a filo doppio, all'ir1cremento di tali rapporti. Tale incremento, a sua volta, è co11dizionato dalle strutture, e dalle possibili trasformazioni strutturali, del sistema orientale. Questo è, 11elle grandissime linee, il cor1testo in cui l'« Europa dei Dieci » è nata e dovrà operare. Non è un panorama confortante. Risulta chiaramente che i fattori determinanti della « sicurezza europea » sono, in maggioranza, dei fattori extraeurqpei. L'Europa occidentale - che ha finora accettato, e possiamo dire « ha voluto accettare », in nome delle singole « sovranità nazionali », di rinunciare a buona parte della sua autonomia nel campo della grande politica - e l'Europa orientale - che, al polo opposto, ha dovuto accettare, i11funzione dell'integrazione economica e militare con l'URSS, la « sovranità limitata » imposta da Mosca - possono fare ben poco per influire su tali fattori. 4 È significativo che alcuni di questi organis1ni siano stati costituiti per particolari tipi di produzioni. All'Intermetall, che ha compiti più ampi, si affiancano infatti organizzazioni come l'OSPP, per la produzione dei cuscinetti a sfere, e l'Agromesh, per la produzione e la distribuzione di 1nacchine agricole. Sotto il profilo del coordinamento, poi, riveste una particolare importanza la Banca internazionale degli investimenti, alla quale partecipano tutti i paesi del COMECON. 74 Bibiiotecaginobianco
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