Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Argonientie di programmazione; han110 cercato dei punti di equilibrio fra la pianificazio11e dall'alto, e quindi fra gli obiettivi « quantitativi » che essa fissa, e le scelte azie11dali, 11onché fra la direzione centralizzata e settoriale e la direzione territoriale ed intersettoriale dell'eco110mia 3 ; hanno fatto di tutto per razionalizzare i loro processi produttivi, con l'introduzione di nuovi princi1J1 di gestio11.e, come l'autofinanziamento ed i fondi di incentivazione, e con l'adozione di nuovi indicatori, come i gusti e le ricerche dei consumatori ed il profitto d'azien·da (no11 inteso in senso « occidentale », ma considerato come indice fondamentale del lavoro di un'impresa e della sua produttività). Non sappiamo molto, dato il 1nistero che circonda in genere le faccende sovietiche, s11ll'estensione di tali i1111ovazioni e sui loro risultati: non sappiamo, ad esempio, co1ne i sovietici sono riusciti a conciliare, se ci sono riusciti, tali innovazioni, che presuppo11gono lln maggiore margine di libertà per gli operatori, co11le « quantità » stabilite in sede centrale, con i prezzi fissati d'imperio seco11do valutazioni politiche di 1-1riorità, e con la subordinazione delle imprese alle forniture stabilite dagli organi di pianificazione. Né sappiamo se c'è stato un sia pur parziale adeguamento dell'apparato, o se, invece, la rigidità di questo no11 sia causa di intoppi e, forse, anche di ritardi a catena. Pur nella loro 11ebulosità, le critiche di cui si è parlato sembrano indicare che non tutto procede bene. L'onere cl1e l'URSS deve sopportare per mantenere i due « equilibri » militari di cui si e parlato 110n co11tribuisce certo a semplificare i problemi dell'economia sovietica, e, in senso pi11 ampio, i problen1i economici del blocco orientale. Con il Patto di Varsavia, l'URSS ha realizzato uno strumento militare essenzialme11te L1nitario (certo molto più della NATO), e con il COMECON u110 strL1me11to di i11tegrazio11e economica ( anch'esso ben più unitario della CEE). Eppure, con ogni probabilità, proprio q_uesti strumenti contribuiscono ad acce11tuare la rigidità del sistema dell'Est. In virtù del Patto di Varsavia, le forze armate dei paesi dell'Europa orientale sono state orga11izzate ed armate - assai più di quanto lo sia110 state, nei confronti del modello americano, qt1elle dei paesi dell'Europa occidentale - sul mo3 l.'URSS, com'è noto, è una Repubblica federçlle, costituita da quindici Repubbliche federate., ciascuna delle quali ha propri organi legislativi ed esecutivi. Considerando sia la struttura dello Stato sovietico; che nonostante ciò è una struttura rigidamente accentratrice, sia l'enorme estensione del suo territorio, appare evidente che per l'URSS, forse in misura ancora maggiore che per i paesi occidentali, il dile1nma « acce;itra1nento-decentran1ento » presenta aspetti molto complessi. 73 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==