Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Vittorio Barbati Nelle grandi linee, il problema « eC:onomico-strategico » dell'Unione Sovietica si riassume nell'esigenza di bilanciare lo sforzo richiesto dall'equilibrio USA-URSS (e in senso più ampio dall'equilibrio NATO - Patto di Varsavia) con lo sforzo richiesto dall'equilibrio con la Cina, di fronte alla quale, secondo notizie attendibili, i sovietici hanno notevolmente rafforzato negli ultimi anni, sia con mezzi nucleari che con mezzi convenzionali, il loro dispositivo militare. Per l'URSS si tratta ormai di mantenere, con costi ovviamente crescenti, dt1e equilibri mjlitari, distinti e nello stesso tempo interdipende11ti. Perciò 1·interesse sovietico - ribadito anche in occasione del recente « vertice » del Patto di Varsavia - alla convocazione di una conferenza per la « sicurezza europea » e ad una riduzione bilanciata delle forze in Europa, va considerato anche in rapporto a quest'ultimo problema, che certo non fa dormire sonni tranqt1illi agli uomini del Cremli110. Una soluzione del genere - che probabilmente accrescerebbe, come si è già accennato, i vantaggi strategici dell'URSS - scongiurerebbe i rischi di uno sforzo che, a lungo andare, potrebbe divenire insostenibile. E, se fosse acco1npagnata da un risultato positivo dei negoziati SAl,T, migliorerebbe, con ogni probabilità, la posizione sovietica: gli oneri verrebbero ridotti e gli « equilibri » strategici sarebbero mante11uti, forse anche con il raggiungimento di una situazione globalmente più favorevole~ Queste considerazioni acquistano maggiore importanza se si tiene presente che - come quella americana, sebbene ovviamente con proble111i 1nolto di, 1ersi - anche l'economia sovietica è alla ricerca di un assetto piì.1 soddisfacente di quello attuale. L'URSS è oggi senza dubbio un paese progredito, all'avanguardia della tecnologia e della scienza. Ma, paradossalmente, a misura che si inoltra sulla strada dello sviluppo, i suoi problemi si complicano. La difficoltà di dirigere dall'alto, sulla base di rigidi schemi previsionali, u11 sistema economico gigantesco come quello sovietico si accresce man mano che le strutture del paese divengono più moderne, complesse e differenziate. Se si tiene co11to delle critiche che - sia pure in mezzo agli incensamenti al sistema, all'ideologia, all~ortodossia, e via dicendo - affiorano sulla sta1npa dell'URSS, appare chiaro che, nonostante tutti i tentativi di alleggerirlo e sburocratizzarlo, il sistema rimane rigido, macchinoso e pesante. Soprattutto negli ultimi anni, i sovietici hanno fatto indubbiamente molto per risolvere, con un solido sostegno scientifico, i loro problemi. Hanno esteso l'adozione di moderne tecniche analitiche 72 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==