I Editoriale o a in1prese come quelle dei fratelli Pandolfi in.filtratisi fra gli studenti del «Castelnuovo» per prendere a botte i professori). Abbiamo_ avuto, infatti, la sensazione che il caso del « Castelnitovo » abbia suscitato una enorme emozione in tutto il ceto insegnante e fra i genitori di ragazzi che frequentano i ginnasi ed i licei: ne è derivata un.'ulteriore e quanto 1nai rilevante spinta a destra, nel senso che anche i11segnanti e genitori che non possono essere considerati fascisti, e che magari hanno una propensione antifascista, si sono scoperti per stizza o per spavento una vocazione a votare per il MSI. Ci sono poi negozianti e medi industriali: gli uni reagiscono alle rapine, gli altri reagiscono agli scioperi; gli uni e gli altri sbandano verso l'estrema destra. E ci sono, infine, i nuovi i~critti alla CISNAL, in Puglia, in Sicilia, anche in Campania. Quali sono le dimensio•ni di questo fenomeno? Ne ha scritto Taviani, lasciando intendere che sono dimensioni preoccupanti. Dal canto loro, Lama, Storti e Vanni, nelle loro1 dichiarazioni a « La Stampa » del mese scorso, hanno ammesso che il f eno'meno si è manifestato: m.agari è un fenotneno limitato al Mezzogiorno, ma in ogni caso non è iLn fenomeno da sottovalutare p·er le s1 ue implicazioni politicl1e. E ad esso pare che si accompagni nel Nord una tendenza a non iscriversi più al sindacato, il quale, da parte sua, alla Fiat come all'Alfa Romeo, se1nbra ancora e più che mai a rimorchio dei gruppuscoli che lo aggirano a sinistra e che promuovono la guerriglia in fabbrica ( si veda, a questo proposito, l'articolo di Mario Cervi sul « Corriere della Sera» dell'B febbraio; e si vedano le dichiarazioni rilasciate il giorno seguente allo stesso Cervi dal 1ninistro del Lavoro. Ha detto tra l'altro Don.at Cattin, a proposito delle vicende dell'Alfa: « È avvenuto questo: che all'inizio la delegazione sindacale fosse ben disposta, ma che poi, per l'intervento, le riserve e il pitngolamento di un elemento del 'Manifesto ' e di un paio di elementi della FIM-CISL, la delegazione si sia irrigidita ... » ). A questo punto, hanno ragione colora i quali ritengo·no che, per conte11ere lo sbandatnento a destra del ceto medio, e forse non soltanto del ceto medio, e per evitare 1alla democrazia italian.a la sciagura di un ritorno in forza dei fascisti, comunque truccati e mascherati, sia necessario ristabilire le condizioni e dello sviluppo economico e della legalità repubblicana. Una volta ristabilite queste condizioni, si potrebbero ag·evolmente richiamare nell'area dell'elettora"to democratico tutti coloro che oggi tendono a uscir11.e.Ma come ristabilirle? N ell'ultirao anno di legislatura? Quando è se1npre _più difficile indurre le forze politiche a razio11-alizzareil proprio comportame-rzto? Quando ogniLno già pensa alle elezioni? Quando risultano pressoché improponibili le scelte rigorose, severe, magari impopolari, che una situazione come questa richiede? Evi5 Bib1iotecaginobianco
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