Argomenti sono stati i principali promotori, per il comune interesse a « cristallizzare » la situazione in questo campo 2 - essi si sono impegnati a non fornire una sin1ile assistenza alla potenze prive di questi armamenti. È ·vero cl1e gli an1ericani forniscono, in base ad un accordo particolare, i11formazioni nucleari alla Gran Bretagna - che aveva già raggiunto lo status di potenza atomica minore prima che venisse stjpt1lato il trattato di « non proliferazione » - recentemente entrata a far parte della Comunità Econorr1ica Europea. Ma è anche vero che tale Co11.1unità - e qui si torna sempre al solito discorso - non è un'entità politica: se lo fosse, si potrebbe forse trovare la scappatoia giuridica per aggirare l'ostacolo. Una Comunità « politica » et1ropea, comprendente la Gran Bretagna e la Francia (quest'L1ltima, co1n'è noto, non ha sottoscritto il trattato per la « non proliferazione » e nemmeno quello per la sospensione degli esperimenti nell'atmosfera), erediterebbe da queste lo status di potenza atomica; e, fornendo a tale Comunità, di cui farebbe parte come membro di pieno diritto, le informazioni i11 suo possesso, la Gran Bretagna, in sostanza, informerebbe se stessa. Se gli Stati Uniti, da parte loro, dessero al loro accordo con l'Inghilterra un'interpretazione estensiva, ossia se continuassero a for11ire a quest'ultima inforn1azioni nucleari, il problema sa.rebbe risolto. Questa, comunque, è un'ipotesi per « domani ». Per ora, bisogna dire che uno « sganciamento », anche parziale, degli Stati Uniti dall'Europa potrebbe essere possibile - e soprattutto potrebbe essere compatibile co11 il mantenimento di u11 valido equilibrio strategico - solo risolvendo altri difficili problemi. Se si pervenisse, attraverso una confere11za per la « sicurezza europea » o in qualche altro 1nodo, ad una riduzior1e bila11ciata delle forze americane e sovietiche in Europa, il problema dell'equilibrio non sarebbe affatto risolto. Grazie alla continuità territoriale che 11nisce l'URSS ai suoi « alleati » europei, grazie all'immediata disponibilità delle reti stradali, ferroviarie ed aeroportuali dell'Europa orientale, grazie alla possibilità di manovrare per linee inter-. ne, e grazie, infine, alla grande mobilità delle sue potenti forze aerotrasportate e meccanizzate, l'Unione Sovietica potrebbe « rioc2 Con il trattato per la « non proliferazione» si è inteso anche - bisogna dirlo per dovere di obiettività - scongiurare· il pericolo che sarebbe sorto con l'ingresso nel « club atomico» di nuovi membri privi dell'esperienza necessaria a mantenere sotto controllo le armi :nucleari ed i loro vettori. 67 Bibii·otecaginobianco
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