• Argomenti l'Europa occidentale - per quelli dell'Europa orientale un discorso del genere non appare realistico - riusciranno a conseguire un grado di « auton.omia politica » suflìcie11temente elevato; per· dir meglio, se sapranno darsi in tempo un « potere sovranazionale » capace di conferire un indirizzo unitario ai loro processi di sviluppo, di ricerca scientifico-tecnologica e di integrazio11e militare. Cosa non certo facile se si co11siderano le forti resistenze che si oppongono a tale « formt1la ». A parte il fatto che l'« Europa dei Dieci » sta già nascendo, corne semplice associazione economica, con un ritardo di almeno t1na decina di anni; e nell'attuale fase evolutiva internazionale, un simile ritardo non è agevolmente recuperabile. Le scelte delle due st1perpotenze saranno quindi determinanti per la « sicurezza e11ropea ». Molto, se non addirittura tutto, a tale proposito, dipenderà dalle risposte che gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica riusciranno a dare ai loro problemi, dall'importanza che, in relazione a tali problemi, questi due paesi attribuiranno all'equilibrio europeo e, soltanto in via subordinata, dal modo in cui gli europei potranno influire sulle scelte delle superpotenze. I problemi degli Stati lJniti e dell'Unione Sovietica sono non soltanto enormi, ma ancl1e, sotto molti punti di vista, contraddittori. Per entrambi, il mantenimento dell'equilibrio di potenza è vitale: nessuno dei due paesi può permettersi il « lusso » - che potrebbe tramutarsi in un vero e proprio suicidio politico, se non addirittura militare - di ridurre il proprio sforzo per gli armamenti. Ma nessuno dei due può ignorare il fatto che tale sforzo contrasta con la soluzione di molti gravi problemi economici e sociali. In sostanza, i due giganti sono i primi a dibattersi nel vicolo cieco dell'equilibrio di potenza (equilibrio che rischia, inoltre, di essere posto in crisi dal mondo « pluripolare » che sta nascendo). Ciò è dimostrato in primo lt1ogo dal fatto che entrambi continuano a dedicare sforzi enormi al potenziamento dei loro armamenti strategici e, nello stesso tempo, cercano di trovare, attraverso i negoziati SALT (Strategie Arms Limitation Talks), un accordo che con-· senta di limitare tali armamenti e quindi di contenerne gli oneri. D'altra parte, un accordo del genere non è facile~ Le prime difficoltà sorgono nel definire i « sistemi d'-armi » che esso dovrebbe interessare. 'Indubbiamente, dovrebbe riguardare i missili intercontinentali, i missili ad orbita frazionata, i missili a teste multiple, i missili antimissili, i sottomarini lanciamissili, i bombardieri stra63 Bibiiotecaginobianco
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