Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Luigi Con1pagna talità dei fattori u1nani: ideologici, morali, religiosi, economici », ritiene che « il senso politico » vada ancora considerato « suscettibile di svolgere il suo compito, a ]ivelli diversi e con diverse conseguenze », in quanto « non esiste maccl1ina alcuna che sia abbastanza flessibile e comprensi,,a per prenderne il posto ». Una volta ammessa la persister1za della politica nella società contemporanea, il problema del]a leadersliip si ripresenta, al di fuori di ogni suggestione sociologica di determinismo burocratico o tecnocratico, come problema schiettan1ente politico: più che alle classificazioni, è necessar.io g11ardare ai fattori che rendono possibile il sorgere e il consolidarsi di una leadership democratica. « Nei regimi democratici - scriveva de Caprariis correggendo le originarie impostazioni del Mosca - il processo di formazione di una classe politica si svolge parallelamente e contemporaneamente al processo di formazione di un'ideologia, che fornisce il supporto della formula poìitica, talché è difficilissimo stabilire quale dei due processi sia comi11ciato per primo ». La leadership politica viene così ad essere la risultante dell'incontro tra principi dottrinari e le concrete esige11ze politiche, economiche e sociali di lina società, in u11particolare momento del suo svilt1ppo; « ed un ceto dirigente, inteso i] termine nella sua accezione pit1 vasta e non soltanto i.n quella di ceto di governo (o di governo-ombra), si definisce proprio in funz~one della sua ideologia, e dunque della formula politica ct1i aderisce e che viene elaborando, e insieme co11tribuisce a porre in essere quell'i11contro di ideologia e di concrete esigenze ». Va in questo se11so superata la concezione, più o meno manichea, dell'ideologia come giustificazione a posteriori di un potere conseguito solo in virtt1 del fattore organizzativo (o addirittura cospirativo); si deve pi11ttosto intendere l'ideologia come l'indispensabile acquisizione di legittimità, morale e ad un. tempo giuridica, dell'ascesa di una classe politica. Lo stesso Mosca riconosceva che la « formula politica », in quanto corrispondente ad un « bisogno della natura dell'uomo », deve essere fondata « sulle speciali credenze e sui sentimenti più forti del gruppo sociale nel quale è in vigore, o almeno della frazione di questo gruppo che ha la preminenza politica ». E l'avvento della democrazia allarga ulteriormente questa anticipazione del Mosca, in quanto il rapporto classe politica - formula politica non è più rapporto di dipendenza, più o meno intelligente, della seconda dalla prima, ma di stretta interdipendenza. U11a classe politica, che sia e voglia essere espressione di for40 Bibiiotecaginobianco

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