Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Oddo Biasini L'esigenza di rinnovare i contenuti cutturali è prioritaria rispetto a qualsiasi trasformazione strutturale. La disaffezione di molti docenti e discenti è oggi dovuta a quella estraneità della scuola dalla vita che è causata proprio da contenuti culturali legati al passato, che sembrano riluttare al confronto con l'impegnata realtà presente. Per questo, oggi come non mai, si avverte l'esigenza di non separare ciò che va collegato, di non separare il giovane che vive dal giovane che studia. La _scuola è vita; come tale deve affrontare nella loro attt1alità i problemi che si pongono al giovane, senza commettere l'errore di prescindere, in nome di un umanesimo convenzionale, dall'uomo nella sua concreta dimensione storica. Si tratta dunque di recuperare il concetto di cultura in senso socratico, come rispondenza con la vita: il giovane non deve cercare fuori della scuola le risposte ai suoi interrogativi. Una scuola siffatta non può esser considerata corpo separato dalla società; di qui la necessità di un tipo di gestione che, bandendo ogni chiusura settoriale o corporativa, sempre più si orienti verso l'istituzione di organi collegiali tali da garantire l'effettiva partecipazione non solo delle componenti più direttamente interessate (docenti, alunni e famiglia) ma anche delle categorie sociali interessate a quei problemi dello sviluppo e della programmazione scolastica e della realizzazione del diritto allo studio, che non sono problemi di tecnica pedagogica. I complessi· problemi della scuola non sono infatti riconducibili solamente a quelli specialistici della pedagogia, della didattica, della metodologia. Altri ve ne sono, legati alla cultura e allo sviluppo del paese, in tutte le sue dimensioni: 110n si vede perché a questi non debbano essere interessate tutte le forze culturalmente, economicamente, socialmente vive ed operanti nel paese. C'è infine il problema dei nuovi compiti (e quindi della diversa preparazione) dei docenti. Oggi l'insegnante deve cercare la propria qualificazione sul piano di un'approfondita preparazione psico-socio-pedagogica e di una solida preparazione culturale. Superata appare oggi ogni visione specialistica dell'insegnamento per disciplina isolata e si tende sempre più ad approcci interdisciplinari. Ne derivano: l'impossibilità, per il docente, di operare isolatamente; l'esigenza di una effettiva ed operante collegialità; la necessità di nuovi criteri nella formazione e l'assunzione degli insegnanti. 32 Bibiiotecaginobianco

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