Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Alfonso Sterpellone ai nazionalisti è quella d'aver già preparato « lis~e di proscrizione » tra le personalità politiche croate; dopo l'attuazione del programma secessionistico la Croazia avrebbe dovuto farsi promotrice d'una « Federazione balcanica » con altri Stati indipendenti. Queste imputazioni sembrano al pubblico jugoslavo più convincenti di quelle formulate dopo la « decapitazione » del gruppo dirigente croato, giudicato dal CC della LCJ della Croazia responsabile del ripristino di « metodi stalinistici »; resta incertezza - e in molti ambienti anche inquietudine - per l'accusa rivolta dai giornali di Belgrado ad alcuni dirige1ìti « liquidati », d'aver progettato l'assunzio11e del comando della regione militare di Zagabria, della direzione dei servizi di sicurezza di Stato, del ministero degli interni di Croazia. Si sta indagando sulla consistenza di queste e di altre imputazioni 3 : l'accusa più pericolosa è di « complotto antistatale », che il segretario comunista di Zagabria Marinko Gruic ha (in un discorso del 30 dicembre 1971) ritenuto di configurare. Essa concerr1e alcuni dei dirigenti epurati, ma s'esplicita più drammaticamente a carico dei componenti d'un « comitato dei cinquanta», autoproclamatosi « comt1nista rivoluzionario », al quale si attribuisce la responsabilità della preparazione d'un complotto anti-unitario; centri d'organizzazione « anti-rivoluzionaria » sono state definite le redazioni di « Hrvatski Tjednik » e di « Gospodarski Glosnik »: due periodici della Matica Hrvatska (i responsabili sono stati costretti in carcere).~ Fra gli ept1rati è il generale Janko Bobetko, che Tito aveva già esonerato dalle funzioni militari, e che il 13 dicembre 1971 è stato espulso dal Comitato Centrale comunista della Croazia: è indiziato d'essere u1ìo dei promotori del progetto per la formazione d'un esercito nazionale croato. L'epurazione s'è estesa a tutti i settori della vita politica, amministrativa, culturale, economica della Croazia. Notava « Ekonomska Politika » 4 che « chiunque sia qualcu110 in Croazia può dimettersi ». Il governo repubblicano è stato quasi totalmente trasformato. Il supremo gruppo dirigente croato è stato sostituito, essendo stati espulsi la sig11ora Savl(a Dabcevic, presidente del Comitato EsecL1tivo, il segretario Pero Pirker, i membri del CE Mika Tripal?, Marlco Koprtla, Srecko Bijelic. Nuovo presidente è la signora Milka Plani1ìc, segretario è stato eletto Josip Vhrovec (noto come autore d'un molto pubblicizzato saggio per condan~are il discorso 18 3 La decisione è stata adottata il 25 dicembre 1971 dal CC della LCJ della Croazia. 4 27 dicembre 1971. Bibiiotecaginobianco

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