Bagnarsi a Napoli una portata media di 3.500 litri al secondo. Una prima analisi della situazione ha permesso di individuare, 11el litorale fra S. Giovanni a. Teduccio e Nisida, due importanti sbocchi fognari inquinanti: quello della zona cittadina del porto; quello di una parte della zona alta del Vomero che sfocia a Nisida. La zona ad oriente del porto po1trebbe no•n avere sbocchi inquinanti se no11 vi fossero alcuni comuni - quali S. Giorgio a Cremano e Portici - le cui fogne sfociano direttamente in mare senza alcun trattamento preventivo, annullando così anche l'azione dell'impianto di trattamento delle acque che esiste a S. Giovan11i a Teduccio. Quanto al porto, esso si può considerare uno degli elementi inquinanti di maggiore portata, sia per la sua funzione vera e propria, sia per i prodo 1tti fognari. A questo sversamento fognario si aggiunge, poi, q_uello non meno impo11ente della zona bassa (quartiere porto) della città, per il quale era previsto un impianto di sollevamento cl1e avrebbe riportato tutti i prodotti cloacali al collettore medio. Le note vicende del progetto della via Marittima han110 ritardato la pratica attu~zione dell'impianto; i1npianti del q11ale, pure, era stato già approntato· ed approvato il progetto di massima. Venendo alle zone comprese nel tratto di mare da S. Lucia a Mergellina, sembra che alcu11i sversamenti a 1nare siano, in li11ea di massima, eliminati, in quanto singoli operatori avrebbero dotati i propri impfanti (alberghieri soprattutto) di elevatori in grado 1 di evitare gli illegali scoli a mare. Un siste1na del genere è già da qualche te1npo in funzione con gli impianti elevatori della Villa comunale e di Mergellina, cl1e garantiscono, per ora, l'elevazione dei prodotti fognari 11ell'emissario di Cuma. Diversa è la situazione che riguarda Posilìipo. Mentre la rete fognaria a monte di via Posillipo viene raccolta i11un ramo che si collega al collettore di Cuma, la zona a valle presenta un n11mero abbastanza elevato di sversamenti fognari in mare che dovrebbero, invece, essere « sollevati » nel collettore di ·Cuma. A questo, proposito risulta che alcune ville e Parchi della zona sono in possesso di irnpianti elevatori, ma non li adoperano a causa del loro alto costo di mantenime11to in funzione. Per contro le multe che il Co,mune può comminare per tale ina- · dempienza risultano di entità talmente scar·sa che gli inadempienti preferiscono pagare la multa (che peraltro risulta un fatto episodico) piuttosto che far _funzionare l'impianto. Risulta che il Comune ha prog_ettato ed approvato un piano- di massima per l'installazione, a valle di Posillipo, di due impianti di sollevamento che dovrebbero garantire la raccolta di tutti i rami fognari ri117 Bibiiotecaginobianco
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