Alf anso Scirocco dell'amministrazione ordinaria: nel marzo '46 il pr~fetto Selvaggi fu sostituito da un funzionario di carriera, il siciliano Riccardo Ventura, già prefetto a Pisa, Ravenna e Livorno. La situazione, però era ben lontana dall'essere normale, e nell'aprile la città fu nuovamente tL1rbata da violente manifestazioni di reduci che chiedevano lavoro. In questa atmosfera surriscaldata si svolse la campagna per la Costituente. Per le votazioni del 2 giug110 (a suffragio universale maschile e femminile, con scrutinio di lista) nella circoscrizione di Napoli-Caserta furono presentate 23 liste: erano in lizza Democrazia Cristiana, « Unione Democratica Nazionale » ( comprendente PLI, « Democrazia del Lavoro », e « Unione per la Ricostruzione » ), PCI, PRI, Partito d'Azione, PSIUP (era la sigla adottata dai socialisti), « Blocco Nazionale della Libertà » (di ispirazione monarchica), « Fronte dell'Uomo Qualunque ;,> 23 • La vivacità della campagna elettorale, ricca di incidenti, e l'altezza della posta in gioco fecero sì che il 2 giugno si avesse nel comune di Napoli un'altissima affluenza di elettori, con 451.463 votanti (214.759 maschi e 236.704 femmine) su 558.819 iscritti. Per il referendu1n istituzionale furono dati 348.429 voti alla monarchia e 87.448 alla repubblica 24 • Nelle elezioni della ·Costituente si registrò il crollo di uno dei partiti più battaglieri del CLN, il partito d'Azione 25 , cui fece riscontro l'imprevisto successo dell'Uomo Qualunque, un movimento sorto per reazione al prepotere dei sei partiti del CLN con un programma di « politica amministrativa», che ottenne nella provincia di Napoli 112.712 voti (72.761 nella città). Il partito più forte si rivelò la Democrazia Cristiana con 268.548 voti (89.838 nella città), seguita a distanza dall'« Unione Democratica Na., zionale » con 163.719 voti (96.810 nella città) e dall'Uomo Qualunque 26 • Per un momento i risultati del referendum, che registravano una 23 Le al tre liste furono formate da persone di secondaria importanza ed ottennero uno scarso numero di voti; ci sembra, tuttavia, interessante ricordarle: Indipendenti, Partito patriottico monarchico rinnovatore, Unione per la rinascita del Mezzogiorno, Movimento nazionale per la ricostruzione, Movimento della indipendenza della Sicilia, Movimento lavoratori indipendenti, Unione nazionale sinistrati di guerra, Concentrazione nazionale combattenti e reduci, Concentrazione democratica repubblicana, Partito del reduce italiano, Partito d'unione nazionale, Centro italiano, Unione democratica libertà e lavoro, Partito repubblicano autonomista, Movimento garibaldino antifascista partigiani d'Italia. 24 I dati si riferiscono alle 707 sezioni del comune di Napoli. Nelle 619 sezioni della provincia i voti furono 348.323 per la monarchia e 111.771 per la repubblica. 2s Tra i candidati del partito d'Azione nella circoscrizione Napoli-Caserta ricordiamo Alberto Cianca, Francesco De Martino e Pasquale Schiano. 26 Risultarono eletti: per la DC De Gasperi, Iervolino, Leone, Chatrian, Notarianni, S. Riccio, Titomanlio, Firrao, Ugo Rodinò, Caso, De Michele; per l'UDN Porzio, Corbino, Nitti, Labriola, Croce, Crispo; per il PCI Sereni e Giorgio Amendola; per l'UQ G. Giannini, Venditti, Mario Rodinò, Coppa; per il PSIUP Pertini e Salerno; per il « Blocco Naz. della Libertà» V. Selvaggi e Bencivenga. 100 Bibiiotecagino~ianco
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