Nord e Sud - anno XIX - n. 146 - febbraio 1972

Napoli 1943-1953 cisione solo per le energiche pressioni delle autorità e dell'opinione pubblica; in ottobre scesero in sciopero i comunali, chiedendo gli stes?i anticipi concessi agli statali. Più gravi tumulti si ebbero al centro di Napoli il 10 gennaio '46 per nuove ma11ifestazioni di reduci, e si decise di fare ulteriori, pressanti richieste al governo. Il 17 gennaio convennero a Roma le autorità napoletane, che misero in rilievo la grave situazione in cui versava Napoli, sia per la sempre crescente d.isoccupazione, sia per il preoccupante problema dei reduci, sia per l'entità delle spese di ricostruzione, e sottoposero al governo un piano dettagliato di opere p11bbliche urgenti per l'importo di sei miliardi. Le richieste degli amministratori napoletani, sostenute dalla rappresentanza politica della città, formata dai membri della Consulta (istituita nel settembre '45), furono accolte dal ministro Corbino, che promise lo stanziamento richiesto, previa approvazione del Consiglio dei ministri: erano promesse, non impegni, commentava Fermariello 20 • Dopo ulteriori trattative ed una visita del presidente del Consiglio De Gasperj a Napoli, il 6 febbraio il Consiglio dei ministri approvò due schemi di decreto che autorizzavano uno la spesa di 4 miliardi e mezzo per la riparazione dei danni di guerra e per opere pubbliche straordinarie in Napoli e provincia, l'altro la spesa di un miliardo e mezzo per il porto. Il provvedimento non soddisfece in tt1tto le aspettative, perché erano soppressi alcuni dei lavori concordati e perché la legge era mandata alla Consulta per l'approvazione, con nuovo ritardo nell'inizio dei lavori 21 • *** Il fatto è che il governo non intendeva riconoscere la peculiarità della situazione napoletana 22 , e voleva anzi riportare la città nella prassi 20 Parteciparono alla riunione il sindaco Fermariello con gli assessori Isabella e Sasso, il presidente della Deputazione provinciale Altavilla col deputato Pierantoni, il prefetto Selvaggi, il presidente del CLN Lombardi con Foà e Firrao, il presidente dell'Ente Comunale Assistenza Visco, il maggiore Rocco per j reduci, il segretario della Camera del Lavoro Maglietta, il commissario per gli alloggi Cocchia, rappresentanti di operai dell'E.A.V., di combattenti e di reduci, il provveditore alle Opere Pubbliche Ventimiglia con tre ingegneri del Genio Civile, i consultori De Nicola (che presiedette la seduta), Giulio Rodinò, Cerabona, Patruno, Guido Rodinò, Iervolino, Palermo, Ferri, Crispo, Santoro, Florio, Omodeo, Salerno, De Caro, Schiavi, D'Ono-· frio. Per il governo intervennero i ministri Corbino, Romita, Riccardi, Cattani e vari sottosegretari. Dopo ampia discussione Corbino promise sei miliardi per la riparazione e la costruzione di case, la sistemazione dell'acquedotto P, del servizio tramviario, i fondi necessari per l'E.A.V., per il porto e per le strade comunali, il finanziamento della .circumflegrea («Risorgimento», [18 gennaio 1946]). 2 1 Le leggi furono pubblicate dalla « Gazzetta Ufficiale » il 26 marzo 1946. 22 Nel febbraio '46 le autorità napoletane elevarono vibrate proteste perché l'Alto Commissario per l'Alimentazione Mentasti si rifiutò di adottare provvedimenti speciali per Napoli. 99 Bibiiotecaginobianco

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