Geografia utile ed inutile quella tedesca), si è gi11nti gradual1nente ad una serie di contatti e rapporti con i geografi stranieri, favorendo sporadiche, 1na talora utili e fattive collaborazioni; ma si è ben lontani dalI'optimilm che i progressi della cooperazio11e internazionale suggerirebbero. Cito, ad es., la collaborazione Ortolani-Mounfield per la ricerca « Lon1bardia e Lancashire » 12 , i rapporti internazionali intrattenuti dal Gribaudi, specie nell'America Meridionale, le relazioni che lo stesso Toscl1i teneva in vita. Diversi geografi italiani, in epoche differenti, hanno soggiornato, più o meno a lungo, in paesi stranieri, trendone materiale per interessanti lavori, e sicuramente mantenendo, profict1i co11tatti con altri geografi colà incontrati. Ancora potrebbero• citarsi altri casi di simili collaborazioni, ben noti. Ma rimane il problema di fondo, e cioe che u11a collaborazione orga-- 11izzata, al difuori ed al disopra dei rapporti personali, in Italia no11 esiste. Certo, mi si può obiettare che alcuni studi d'équipe sono stati eseguiti sotto l'egida dell'Unione Geografica Internazionale, come ad es. la Carta per l'utilizzazione del suolo d'Italia; ma, a ben pensarci, si tratta pt1r sempre di rapporti individuali 13 • Occorre allora promuoverla, questa collaborazione internazio11ale, vivacizzarla, moltiplicarla. Attraverso convegni a scala ridotta, che no,n siano dei dispersivi « Barnum », come i Congressi Inter11azionali; mediante la creazione di gruppi di studio inter11azionali, magari nell'ambito del MEC 14 • Gruppi di geografi dei vari paesi men1bri, ad es., potrebbero riunirsi, con periodicità anche lunga, e concretare dei grossi lavori d' équ,ipe di certo t1tiU, anche molto al di là degli interessi accademici della geografia. I rappresenta11ti dei vari paesi porterebbero - ipotizzo e fantastico sempre - il contributo della conoscenza ap·profo11dita della nazione d'origine, ed il confro11to delle idee e delle situazioni sarebbe, a mio avviso, i11teressante. Naturalmente occorre un fi11anziamento adeguato, per far ciò. Dal C.N.R., dal Ministero della P.I., da chicchessia, ma occorre. 12 M. ORTOLANI, Lombardia e Lancashire. Saggio cli geografia industriale comparata, con la collaborazione di P. R. MouNFIELD, « lvlen1orie di Geografia economica ed antropica», I (1963). 13 In effetti, una sola persona ha intrattenuto e « gestito » i vari rapporti con organismi pubblici e privati, italiani e stranieri, cioè il direttore della pubblicazione, C. Colamonico. 14 In quanta poca considerazione sia tenuta la geografia universitaria italiana, da alcuni dei più autorevoli cultori stranieri di studi analoghi, e soprattutto al livello del Consiglio d'Europa, si evince chiara1nente dal fatto che ...persino i geografi italiani cominciano ad avvedersene. Cfr. O. BALDACCI, L'insegnamento uni,Jersitario della Geografia in Italia e il Consiglio d'Europa, in « Atti XX Congresso Geografico Italiano», Ron1a, vol. IV, 1971, pp. 527-530. 87 Bibl.iotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==