Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Geografia utile ed inutile scerlo, spesso non a torto, poiché simili concezioni assai diffuse affondano le radici nel pessimo insegnamento che della geografia s'impartisce (quando lo s'impartisce) nelle scuole medie, segnatamente quelle inferiori. La geografia è, per la stragrande maggioranza degli italiani, quella barbosissima disciplina volta ad imporre l'appre11dimento m11emonico di una congerie toponomastica o di una sfilza di numeri, a rappresentanza di frettolose statistiche. Monti, fiumir città, razze umane, nomi delle fasi lunari, e chi più ne ha più ne metta. Roba da telequiz, insommq. L'uomo medio, quindi, è prevenuto nei rigt1ardi della geografia. La geografia umana, invece, è senz'altro in grado di dimostrare la propria vitalità, e di suscitare anche larghi interessi e conse11si. Soltanto, ed è questo il pt1nto dolente, per l'uomo medio questa geografia non esiste. Non esiste perché scarsissime sono le fonti d'informazio11e adeguate a cui egli può attingere, e quelle poche no,n sempre alla portata economica di molti. Le uniche pubblicazioni dalla diffusione piuttosto larga, a cui la geografia abbia talora partecipato, sono quelle a dispense settimanali, le quali, però, l1anno il difetto di rateizzare la cultura a favore di un pubblico che, talvolta, non le legge neanche, limitandosi a collezionarle per l'avvincente corredo illustrativo. Tra l'altro questa forma di editoria popolare ha trattato solo di geografia descrittiva, ove si escluda un ten~ativo dell'Istituto Geografico De Agostini, consistente nel II volume de « La Terra », un buon manuale di alcuni aspetti di geografia fisica ed umana, modernamente illustrato a complemento di un famoso atlante. Ricordo inoltre di aver ascoltato alla radio, alcuni anni fa, t1n garbato corso del Nice sulla geografia economica dell'Europa, nella rubrica « Classe unica »; questa trasmissione ha ospitato sporadicamente qualche altro corso similare. La collana « Le regioni d'Italia » dell'UTET è senz'altro uno dei migliori tentativi di alta divulgazione geografica, pur nelle remore di uno schema obbligato, non sempre felicemente adattabile ad ogni regione: alcuni volumi, in particolare, sono esemplari a tale riguardo, e, a mio modesto avviso, uno tra i più belli, squisitamente geografico, è proprio opera di chi da anni cerca di dimostrare cl1e la geografia non. esiste, perché, forse, la vorrebbe meglio st~utturata, e più apprezzata di quanto non sia 2 • Ma, essenzialmente, i volumi dell'UTET costano molto e non sono, pertanto, assai diffusi. 2 Il prof. L~ Gambi dell'Università di Milano. Cfr. il suo volume Questioni di geografi.a, Napoli, E.S.I., 1964, in cui sono riuniti alcuni saggi, spesso intelligentemente polemici nei confronti di uno dei can1pi di studio, fino a qualche anno addietro, tra i più chiusi e convenzionali che esistessero in Italia. . 81 Bibii·otecaginobianco

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