Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

Rocco Scotellaro e « l'uva puttanella» diretta, sitbito dopo le ultime case, per chi perde la fede negli uomini. Si inconiincia di là ... Ritornai al bivio e per le cas·e popolari 1ni diressi alla vigna di faniiglia, che si s1tende come un panno appeso, SvLi valloni che vanno verso il fìit1ne » 11 • Il dialogo col padre. Una volta giunto alla vigna Scotellaro inizia il suo dialogo col padre, quel dialogo che ritorna tanto spesso anche 11elle poesie di È fatto giorno. C'è una identità di fondo fra il temperamento ribelle del padre e quello di Scotellaro, un'identità che si ripercuote e trova riscontro anche negli episodi pit1 salienti di una vita: il carcere, la parte11za dal paese, il ritorno: « Sono quello che p·iù ti ha asso1nigliato ». « dovrei ancora uccidere un vLomo / come te senza volerlo. I Ma spero che non ce ne sia bisogno I perché la galera per itn motivo o per l'altro / è la s'tessa e l'l10 fatta. I E con1e te, uscito co1ne un panno I nuovo dal bucato, I 111ene sono andato dal paese / a qu.ell'estero che nii era aperto I nelle varie città italiane. / Tu a Patterson, ti vedo, alla mia età / soffrirvi la vanità del sacrificio / proprio come me ora, e te ne tornasti. I . . . . . / ·( da « Al pad're ») 12 • « L'immagine del padre - dice Muscetta - si era per Rocco gia pateticamente chiarita alla luce di quelle stesse ragion.i, che l'aveva110 1nosso a schierarsi nella lotta p-er la rinascita d'el Mezzogior·no ... Le sofferenze dell'emigrante ritornato a mani vuote alla sua famiglia, gli stenti del contadino initrbato, che pur divenuto artigiano era morto nel suo bugigattolo di calzolaio, con soffocante velleità di ribellione e con le speranze tutte riposte nel destino del figlio: tutto qitestto era JJer Rocco il padre, non più mito sessuale e religioso» 13 • E i ricordi dell'infanzia di Rocco nascono proprio di lì, dalla piccola bottega paterna: sono le « due lire » prese dal tiretto dei soldi e nascoste nella scarpa, i lavoranti che lo chiamavano « pulce rossa », i du.e signori del fascio che il padre aveva messo fuori dalla porta quella volta che gli disse: « Tu va' sempre in chiesa, e mettiti sempre la ca1nicetta nera come io fossi morto, va' sempre ai balilla, hai capito, perché questi sono fetenti ». E il ricordo gli riaffiora insieme a quell'altra .frase, che il padr:e aveva gridato poco prima alla madre: « Ti ricordi che ti portai a Roma a vedere il punto di Matteotti? » 14 • • 11 Rocco ScoTELLARO, L'uva puttanella, cit., pp. 42-43. 12 Rocco ScoTELLARO, È fatto giorno, Mondadori, Milano, 1954, p. 1954, p. 154. 13 C. MuscETTA, Rocco Scotellaro e la cultura ..., cit. p. 924. 14 Rocco ScoTELLARu, L'uva puttanella, cit. pp. 56-57. Bibiiotecaginobianco 75

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==