La sicurezza europea ieri ed oggi dei vantaggi di ordine politico mediante la pressione delle forze 1nilitari. Ma potrebbe a11che essere, in un più vasto quadro, p_revale11temente difensivo, per consentire all'URSS di fronteggiare meglio l'Europa ed avere così le mani libere con lo scomodo vicino cinese. D'altra parte, questi obiettivi politici e strategici potrebbero a11che cambiare, in co11seguenza di mutamenti al vertice sovietico. In questo campo non si possono fare previsioni. Si può però asse- • rire che l'URSS, se decidesse di adottare una linea politica diversa, avrebbe già a disposizione lo strumento militare idoneo. In questo scritto sono stati co11siderati, naturalmente co11 la i11evitabile concisione, i processi che han110 portato all'attuale situazione politico-n1ilitare europea e le possibilità strategiche delle due alleanze che si fronteggiano in Europa. È in questo quadro che va considerato il problema della « sicurezza europea ». Un problema che gli europei, da soli, non possono risolvere. L'equilibrio europeo non è un fatto a sé stante: è uno dei perni, forse il più importante, dell'equilibrio mondiale. Esso è determinato dalla condotta ed anche dalla presenza materiale degli americani e dei r11ssi. Gli uni e gli altri hanno interesse a non scontrarsi direttamente. Oggi, la presenza di forze americane e sovietiche che si fro11teggiano è una garanzia di pace, 110n un pericolo di guerra. Il pericolo sorge quando le due superpotenze hanno la possibilità di combattersi « per procura ». Perciò, il problema della riduzione delle forze « non europee » in Europa potrà essere risolto solo tenendo conto delle possibilità di intervento cl1e queste forze, pur dopo essersi ritirate, potranno conservare. Se si creasse u110 squilibrio in questo campo, il pericolo potrebbe essere grave. La voce degli europei, in questo quadro, è relativame11te flebile. Potrà divenire più forte se l'Europa occidentale - all'Europa orientale questa possibilità sembra preclusa - diverrà un'unica entità politica, con un apparato militare più solido e più equilibrato, oltre che capace di rilevare i compiti delle forze americane in Europa o destinate alla difesa dell'Europa. Tra l'altro, questo non dispiacerebbe certo agli Stati Uniti, i quali vedrebbero ridursi note: vol1nente le loro spese rr1ilitari all'estero, fattore non ultimo dello squilibrio della loro bilancia dei pagamenti. Né, i11 fondo, dispiacerebbe ai ~ovietici, che prima o poi dovranno pure affrontare il dilemma, finora sempre eluso, fra il burro ed i cannoni. Sarà anche possibile pervenire ad una « sicurezza » fondata su basi diverse. Ma, ii1 tal caso, i due blocchi dovranno essere capaci 53 Bibiiotecaginobianco
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