La sicurezza europea ieri ed oggi La politica militare sovietica ha seguito, negli ultimi decenni, un corso completamente diverso. Alla fine della seconda guerra mondiale, l'URSS era in vantaggio in un solo campo: disponeva del più potente esercito del mondo. Ot1esto vantaggio, come si è detto, era ampia.mente neutralizzato dal monopolio nucleare america110. L'Unione Sovietica doveva quindi mirare a conservare la propria superiorità nel campo i11cui già partiva da una situazione favorevole, per puntare contemporaneamente allo sviluppo degli strumenti .che avrebbero potuto consentirle di equilibrare meglio i rapporti di forza con gli Stati Uniti. Non si possono disconoscere l'abilità ed il realismo dimostrati dai sovietici in quest'opera. Abbiamo già accennato alle tappe della « rimonta » nucleare russa. Ma lo sforzo dell'URSS - compiuto, naturalmente, comprime11do ancora i beni di consumo - non si è prodotto solo in questa direzione. L'Unione Sovietica ha conferito il massimo impulso allo sviluppo della sua aviazione, dotandola anche di una forte componente strategica, e della sua marina, il cui processo di potenziamento e di modernizzazione non ha conoscit1to praticamente soste. Oggi, l'URSS dispone di un complesso militare poderoso, nel quale trovano posto, in una combinazione probabilmente più equilibrata di quella americana, tutti i più moderni mezzi bellici: dai missili intercontinentali ai missili tattici con testate nucleari, dai mezzi « tradizionali » della guerra terrestre - corazzati ed artiglieria - ai sottomarini atomici, dalle portaelicotteri agli incrocia tori lanciamissili. I suoi problemi strategici, però, sono mutati. Il contrasto con la Cina ha infatti introdotto, nell'equilibrio preesistente, un fattore nuovo e certamente inquietante per i capi sovietici. D'altronde, anche le esigenze interne dell'URSS sono mutate. Per la sua « gara » con l'occidente, l'Unione Sovietica ha dovuto compiere uno sforzo irr1mane al fine di elevare il livello culturale medio della sua popolazione. E c'è senza dubbio riùscita. Ma ora deve accettare le conseguenze di qt1esto fatto: le istanze di una popolazione senza dubbio molto diversa da quella di ieri non possono essere ignorate indefinitamente; possono essere ancora parzialmente compresse; possono essere soddisfatte con gradualità, allo scopo di non provocare, con soluzioni affrettate, possibili squilibri economici e politici; ma non posso110 essere sottovalutate. La formula Liberman, lo sviluppo dei rappor_ti commerciali con l'occidente, lo stabilimento Fiat a Togliattigrad rappresentano dei si11tomi da non sottovalutare. 45 Bibl'iotecaginobianco
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