l/ ittorio Barbati messo « sotto naftalina » molte delle sue :u11ità,·conservava una forza superiore a quella di tutte le altre marine del mondo messe insieme, gli Stati Uniti, dopo avere in un primo momento rallentato il loro sforzo per gli armamenti, sono stati costretti ad impegnarsi a fondo per poter conservare, se non un limitato margine di superiorità, al1neno una situazione di precario equilibrio. Ciò, molto probabilmente, è derivato dal fatto che la politica militare americana è stata spesso un.a politica « di risposta » alle iniziative sovietiche. Ed è stata anche una politica basata, almeno per u11 certo periodo, su molte illusioni, a cominciare da quella relativa ad una presunta inattaccabilità della supremazia scie11tifico-tecnologica statunitense. Durante la guerra, gli Stati Uniti non seppero gettare le premesse per il « dopo »; in seguito, non hanno saputo conservare il loro netto vantaggio scientifico-tecnologico. Se si considera che per parecchi anni, sia sotto la presidenza Truman che sotto la presidenza Eisenhower, gli an1ericani l1anno dedicato mezzi inadeguati allo sviluppo dei loro sistemi n1issilistici, mentre i sovietici compivano passi da gigante sia in tale campo che nella messa a p11nto dei loro armamenti nucleari e termonucleari, si ha la chiara percezione della miopia con cui gli Stati Uniti hanno affro11tato in quel periodo, che poi fu sostanzialmente il periodo della « guerra fredda », i problemi dell'equilibrio di pote11za nel mondo, sottovalutando evidentemente l'importanza delle relazioni intercorrenti fra lo sviluppo scientifico-tecnologico, la potenza militare ed i fatti internazionali. La prima bomba « A » americana esplose nel 1945; la pri111a bomba «A» sovietica quattro anni dopo, nel 1949. La prima bomba « H » americana fu sperimentata nel 1952; la prima « H » sovietica u11 anno dopò, nel 1953. Nel 1957, i sovietici erano i primi a sperimentare il missile balistico intercontinentale. Queste le tappe più significative della gara nel corso della quale gli Stati Uniti persero il loro enorme vantaggio iniziale. Gli Stati Uniti segnarono però, in quel periodo, un importante punto a loro vantaggio: la messa a punto del primo sottomarino a propulsione atomica, il Nautilus, che segnò l'inizio di una nuova era non solo nel campo del dominio navale ma anche nell'equilibrio delle armi strategiche. L'importanza di quella realizzazione - l'unità fu completata nel 1955 - appare oggi in tutta la sua evidenza, dopo che i sottomarini atomici lanciamissili sono divenuti il fulcro della forza di dissuasione americana. 44 BibiiGt_ecaingobianco
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