La sicurezza europea ieri ed oggi In queste co11dizioni, il vuoto di potenza fu colmato subito ad est mentre perdurò ad ovest. Non fu un vuoto assoluto, data la « presenza » americana, meno massiccia di quella sovietica ma sostenuta dal monopolio nucleare; fu comt1nque u11vuoto, perché gli americani smobilitavano e sognavano di andarsene; i russi no. La pressione sovietica era perciò inevitabile. Obbediva, prima ancora che ad una ideologia espansionistica, ad una legge storica. Era una pressio11e forte ma cauta nello stesso tempo, perché l'ombra dell'atomica non consentiva passi avventati. Ed era una pressione costante. E destinata, per un'altra legge storjca, a generare una reazione. Questa reazio11e fu il Patto Atlantico. Questi furono alcuni dei « semi >> più importanti dell'attuale situazione. Altri « semi », però, non meno importanti anche se forse me110 evidenti, erano stati gettati in precedenza ed avrebbero dato i loro frutti a distanza di decenni. E bisogna dire che, almeno i11 parte, si trattò di « semi » più positivi. In entrambi gli schieramenti politici destinati a venire a contatto ed a confronto dopo la seconda guerra mondiale, si erano verificati, negli anni intercorsi fra il primo ed il secondo co11flitto, alcuni fatti estremamente importanti sia sotto il profilo politico cl1e sotto il profilo economico: la prima crisi del rigido dirigismo comunista, seg11ita dalla NEP, in Russia, e la grande crisi del capitalismo «tradizionale», seguita dal New Deal, 11egli Stati Uniti. Nella Russia sovietica, dopo gli insuccessi del « comunismo di guerra », delle nazionalizzazioni e delle socializzazioni indiscriminate, e di una pianificazione centrale rigida, affrettata ed ancl1e, per l'i11esperienza con cui venne condotta, inefficiente, prese corpo, 11el 1921, la cosiddetta « Nuova Politica Economica» (NEP), che portò per alcuni anni, accanto al « capitalismo di Stato » per i settori più importanti, ad una relativa liberalizzazione del commercio interno e delle attività economiche minori. La NEP non durò molto. Praticamente cominciò a declinare dopo la morte di Lenin, avvenuta nel 1924; verso la fine degli anni venti fu sostituita dal primo d~i piani quinquennali di Statin. Essa no~ poteva risolvere, e non risolse, i problemi dell'URSS, che erano sostanzialmente i problemi della trasformazione di un paese arretrato in un paese moderno. Ma, 11el quç1dro delle esperienze contraddittorie di un regime che, dopo la sua affermazione politica, incontrava enormi difficoltà nel trasferire sul terreno concreto i suoi principì ideologici, rappresentò un momento significativo. E fornì un insegnamento impor41 Bibiiotecag inobianco
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