Nord e Sud - anno XIX - n. 145 - gennaio 1972

La • sicurezza • • europea 1er1 ed oggi di Vittorio Barbati Si parla molto, da alcuni mesi, della « sicurezza europea ». A dire la verità, se ne parla da anni, ma negli ultimi te1npi, in concomitanza con una serie di fatti internazionali - che vanno dal « rilancio » europeistico al « disgelo » cino-a1nericano ed alle più rece11ti vicende monetarie - l'argomento è dive11uto più attuale. La questione è estremamente complessa ed investe una quantità di fattori di ordine politico, economico e militare, fra i quali, anche per l'esistenza di molte contraddizioni palesi e nascoste, 11011 è agevole trovare un filo conduttore. D'altra parte, le difficoltà con1inciano proprio quando si vuol definire il significato da attribuire, soprattutto in termini politici, all'espressione « sicurezza europea »; espressione che può prestarsi a varie interpretazioni, tt1tte J)iù o meno parziali e tutte più o meno interessate. È perciò il caso di comi11ciare a chiarire che cosa vogliamo intendere qL1icon tale espressione. · Per « sict1rezza europea » intendiamo l'instaurarsi fra le 11azio11i clell'Et1ropa occidentale e quelle dell'Europa orientale, e quindi fra i dt1e blocchi politico-militari di cui le L1ne e le altre fanno parte, di un complesso di rapporti atti a garantire lo sviluppo delle relazioni politiche ed economiche fra le parti, per l'ordinato progresso di tutto il continente. È fir1 troppo chiaro che un obiettivo di questo genere non può , . . . . . . . non avere un enorme importanza per tutti 1 paesi interessati, includendo fra questi anche le i1azioni eL1ropee che non fanno parte 11édell't1no 11édell'altro blocco. Sul piano teorjco quindi, stando così le cose, non dovrebbe essere difficile arrivare ad un accordo. Sul piano concreto, però, alle coincide11ze di interessi fra le parti, che sono senza dubbio· nL1merose ed importanti, si oppongono delle divergenze almeno altrettanto 11umerose ed importanti. Ciò dipende, in primo luogo, dal fatto che i paesi europei, del1' ovest come· dell'est, non sono pie11amente arbitri d'ei loro destini. L'Europa è il co11ti11en~ein cui" la divisione del mondo in blocchi, derivata dal secondo co11flitto mondiale, si è concretata e si con35 Bibiiotecag inobianco

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